“Il quadro macroeconomico dell`Italia, alla metà del 2022, resta caratterizzato da una situazione moderatamente positiva, nonostante l`incertezza e i rischi al ribasso associati allo scenario internazionale. In meno di due anni, tra la metà del 2020 e l`inizio di quest`anno, l`economia italiana ha recuperato per intero l`eccezionale caduta del Pil associata alla pandemia da Covid-19”. Lo ha detto il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, presentando il rapporto annuale dell’Istituto.
Nel 2021, “grazie a un forte dinamismo nella parte centrale dell`anno, l`economia è cresciuta del 6,6 per cento, più della media dell`area euro dopo aver subito nel 2020 una caduta maggiore. Tuttavia a seguito del peggioramento del quadro internazionale, nella prima parte del 2022 la crescita si è molto affievolita nel nostro Paese come nel complesso della Unione europea”, ha aggiunto.
In Italia, nel primo trimestre del 2022 la crescita congiunturale del Pil si è quasi azzerata pur restando in terreno positivo (+ 0,1 per cento), “sostenuta dalla spesa per investimenti – che continua a mantenersi molto dinamica – e, dal lato dell`offerta, dalle costruzioni – trainate dalle agevolazioni fiscali – e dal recupero delle attività professionali e dei servizi di supporto alle imprese.
L`attività dell`industria e del commercio hanno invece segnato una battuta d`arresto, così come i consumi.
Nonostante questo rallentamento, al netto degli effetti di calendario la crescita acquisita per quest`anno è attualmente del 2,6 per cento ed è superiore rispetto a Francia e Germania (rispettivamente l`1,9 e l`1,3 per cento)”. Nel primo trimestre del 2022 il Pil torna allo stesso livello della fine del 2019.
tn