A margine del forum della Cassa ragionieri sulle riforme, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, commenta i dati Istat sulla produzione industriale ritenendo il risultato conseguito “molto positivo, che va apprezzato e messo dentro un contesto che non è brillantissimo, perché i dati sul commercio estero sono in sofferenza”. A riguardo, Poletti sottolinea quanto sia importante “lavorare con maggiore attenzione” sulla “forte componente di export” per proseguire nel rilancio dell’economia italiana.
L’incrocio dei dati sulla produzione industriale, sull’andamento della stagione turistica 2016 e i dati che Istat sull’occupazione confermano, secondo Poletti, “che c’è un cambio di direzione: adesso stiamo crescendo come numero di occupati anche se siamo ancora lontani dall’avere risolto questo tema, in modo particolare per quanto riguarda i più giovani che è il capitolo che soffre di più”.
“Dei risultati li abbiamo prodotti: noi abbiamo avuto in un anno 2,2 milioni di contratti stabilizzati, contratti stabili a tutela crescente, abbiamo 300mila cococo e cocopro in meno, abbiamo una caduta in una certa fase delle partite Iva, quindi c’è stato un miglioramento qualitativo oltre che un dato molto importante in termini di numero di nuovi posti di lavoro: da quando siamo al governo ci sono 589mila nuovi posti di lavoro, a me pare un risultato importante”.
Per quanto riguarda l’utilizzo dei voucher, Poletti sostiene che vada mantenuto nell’alveo per il quale è stato costituito, “non deve diventare una maniera furba per dribblare la corretta applicazione dei contratti”.. “C’è un’esplosione dei voucher che l’Istat nell’ultima rilevazione ci ha spiegato che pesa per lo 0,5% sul dato del lavoro e quindi non è questo che ha influenzato i numeri di incremento – ha spiegato Poletti – su questo fronte poi noi abbiamo già fatto un intervento all’interno del correttivo del Jobs Act che prevede da oggi la tracciabilità.”
Per quanto riguarda la prossima legge di bilancio, Poletti assicura che sarà presente il tema di attenzione alle famiglie. “Stiamo guardando a come farlo nella maniera più efficace- ha proseguito Poletti – per evitare di avere tanti rivoli che poi arrivano non sempre nel posto giusto.”
Rispetto alle pensioni, Poletti dichiara che verranno rispettati gli accordi presi con i sindacati, in particolare sulle quattordicesime. “Decideremo nella legge di bilancio ma la previsione, che sta dentro il verbale d’accordo che abbiamo fatto coi sindacati, prevede un incremento intorno al 30% per chi la quattordicesima ce l’ha già oggi – ha spiegato Poletti – e un allargamento della platea a quei personaggi che vanno da una volta e mezza a due volte il minimo, quindi avremo 1,2 milioni di pensionati che oggi non hanno la 14esima e che dall’anno prossimo, se si conferma questo dato ma io credo che sarà assolutamente confermato, avranno la 14esima e quindi passiamo a 3,3 milioni pensionati.”