Il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha presentato oggi la dichiarazione congiunta firmata con i ministri di Belgio, Bulgaria, Grecia, Spagna, Francia, Cipro, Ungheria e Lussemburgo, dal titolo “Un nuovo slancio per l’Europa sociale”. I ministri del Lavoro di Francia, Gerard Larcher, Spagna, Jesus Caldera Sanchez-Capitan e Grecia, Savvas Tsitouridis, si sono collegati in videoconferenza mentre il documento veniva illustrato in contemporanea in altri Paesi europei. E’ un’iniziativa di sostegno alla presidenza tedesca della Ue, si legge, che ha posto la dimensione sociale al centro della sua linea politica. Il testo, sottoscritto da maggioranze europee di centro-sinistra e di centro-destra a 50 anni dal Trattato di Roma, sottolinea la necessità di rafforzare i principi comuni, come solidarietà e giustizia sociale, con lo scopo di rafforzare la crescita e i livelli occupazionali. E’ fondamentale garantire un equilibrio tra libertà economica e diritti sociali nell’Europa a 27 Stati, prosegue, ma occorre anche promuovere gli stessi valori sul piano internazionale. La dichiarazione propone quindi che il prossimo rapporto sulla realtà sociale della Ue conduca una revisione dell’agenda, ponendo come obiettivi centrali la qualità e la tutela dei percorsi professionali, e che i principi espressi vengano recepiti nelle conclusioni della presidenza nei prossimi Consigli europei. L’iniziativa “si inserisce nell’importante agenda di riforme del Governo”, ha spiegato Damiano, sottolineando il carattere continentale del documento, che raggruppa vecchi e nuovi Stati membri a cui altri potranno aggiungersi in futuro. Esistono ancora divergenze tra i diversi Paesi, come ha dimostrato la discussione sull’orario di lavoro e sulla direttiva Bolkestein ma, ha specificato, “questa iniziativa può rappresentare una scossa, anche se la strada è ancora lunga”.
(EdN)