L’Usb ha indetto lo sciopero di tutti i dipendenti del comune di Roma, che si uniranno alla protesta di educatrici, maestre di nidi e scuole dell’infanzia di diverse città, sotto il ministero della Pubblica Amministrazione a Roma domani 13 maggio a partire dalle ore 10.
Lo sciopero, spiega il sindacato, è esteso a tutto il territorio nazionale ed è stato indetto “per chiedere un vero piano assunzionale, per la stabilizzazione del personale precario di scuole e nidi e il superamento dei vincoli normativi imposti dal governo per gli Enti Locali.”
Inoltre, il sindacato chiede “un contratto decentrato che cancelli le infamie contenute nell’atto unilaterale, a partire dal sistema di valutazione passando per la restituzione dei diritti cancellati; il mantenimento intatto del fondo del salario accessorio nei prossimi anni e il respingimento delle richieste del MEF; la revisione completa degli orari di apertura al pubblico degli sportelli Anagrafici, per coniugare i tempi familiari del personale con l’efficienza dei servizi alla cittadinanza.
La richiesta si estende alla “riduzione dei carichi di lavoro del personale a stretto contatto con l’utenza e il ritiro dell’accordo del 14 maggio sul nuovo modello organizzativo per nidi e scuole dell’infanzia.”
“È necessaria – prosegue il sindacato – la rimodulazione del modello organizzativo della polizia locale, allontanando ogni logica di deriva del Corpo verso compiti di ordine pubblico e con il potenziamento dei Gruppi Territoriali, fermando lo svuotamento fin qui perpetrato per coprire le necessità del centro storico cittadino.”
Infine, il sindacato conclude sottolineando l’importanza “di percorsi di formazione per tutte e tutti, in particolare sull’utilizzo dei nuovi mezzi informatici.”