La Commissione europea ha adottato gli orientamenti per il mantenimento del divieto di aiuti regionali agli investimenti e di aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione in favore dell’industria siderurgica dopo la scadenza del trattato CECA il 23 luglio 2002. Il trattato CECA vieta gli aiuti accordati dagli Stati all’industria siderurgica in qualsiasi forma. L’attuale codice degli aiuti alla siderurgia , tuttavia, autorizza la concessione di aiuti di Stato in determinati casi limitati: aiuti per la ricerca e lo sviluppo, aiuti in favore della protezione dell’ambiente e aiuti alla chiusura destinati ad incoraggiare la chiusura completa o parziale di impianti o a finanziare la cessazione definitiva di tutte le attività CECA.
“Per un lungo periodo di tempo, le imprese siderurgiche in Europa hanno funzionato senza ricorrere a nessun tipo di aiuti di Stato di cui beneficiavano gli altri settori industriali e hanno integrato questo fattore nelle loro strategie”, ha sottolineato il Commissario alla concorrenza Mario Monti. “La disciplina severa applicata fino ad ora ha permesso di assicurare condizioni di concorrenza leale in questo settore”.
Nella sua comunicazione al Consiglio, al Parlamento europeo e al Comitato consultivo CECA sullo stato della competitività dell’industria siderurgica nell’UE, adottata il 5 ottobre 1999, la Commissione ha indicato chiaramente che si dovevano mantenere norme severe in materia di aiuti di Stato all’industria siderurgica dopo la scadenza del trattato CECA. Il Parlamento europeo, gli Stati membri, il Comitato consultivo CECA insieme alle società siderurgiche e alle loro associazioni hanno tutti espresso il loro sostegno a questa linea d’azione.
Basandosi sull’esperienza del passato e tenendo conto delle caratteristiche dell’industria siderurgica, la Commissione considera di poter realizzare questo obiettivo vietando gli aiuti regionali agli investimenti e gli aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione in favore di questo settore. Ha pertanto deciso che questi tipi di aiuto all’industria siderurgica continueranno ad essere considerati incompatibili con il mercato comune anche dopo la scadenza del trattato CECA. Negli orientamenti adottati, la Commissione ha deciso peraltro che gli aiuti alla chiusura per questo settore continueranno ad essere considerati compatibili con il mercato comune, alle stesse condizioni severe applicate in base al codice degli aiuti alla siderurgia. Gli aiuti destinati a facilitare l’adeguamento strutturale possono infatti contribuire allo sviluppo di un’industria siderurgica più sana, tenuto conto dell’eccesso di capacità del settore e delle inefficienze che ne conseguono nonché del divieto di aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione.
Quanto agli altri tipi di aiuti di Stato, ad esempio gli aiuti per la protezione dell’ambiente o gli aiuti per le attività di ricerca e sviluppo, l’industria siderurgica sarà soggetta alle stesse norme orizzontali valide per gli altri settori dell’economia.
Va ricordato che il trattato che istituisce la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (trattato CECA) è stato concluso per un periodo di 50 anni dalla sua entrata in vigore e scade il 23 luglio 2002.
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