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Chi sono i manager italiani di oggi? Possiamo ancora descriverli come individualisti, egoisti, interessati solo al potere e ai soldi? Le testimonianze autorevoli che accompagnano il testo creano un ponte tra l’evoluzione dei manager e i mutamenti del contesto politico ed economico, alimentando interrogativi consegnati a un pubblico composto di figure manageriali, ma anche di un più vasto spettro di addetti ai lavori. Mentre la società si è andata sempre più managerializzando, l’identità professionale dei manager si è pian piano modificata.
I manager oggi si fanno portatori di una nuova cultura centrata sul merito e sulla responsabilità. E questo proprio nel momento in cui la crisi economica ne mette a dura prova la stessa sopravvivenza. I manager italiani non si identificano più in un ruolo professionale privilegiato, autoreferenziale e subordinato agli interessi aziendali. Si riconoscono piuttosto nel ruolo di combattenti che mettono in campo strumenti e doti personali per dare un contributo decisivo allo sviluppo delle aziende e del paese.
Storia individuale e collettiva trovano un punto di incontro nella ricerca incessante di nuove basi su cui rifondare stili di vita, modi di pensare e soprattutto modi di lavorare. Ed è così che le biografie personali evolvono in modo straordinariamente coincidente con la revisione del modello stesso del capitalismo occidentale. Manager si nasce o si diventa? In un continuum tra vita professionale e personale, il vero manager di oggi è prima di tutto una persona in carne ed ossa con passioni e aspirazioni. Con una intaccabile forza etica. Con solide capacità e fermezze di principi. Archetipi predominanti a scapito di altri, adombrati dalla crisi o non più coerenti con l’evoluzione della società.
Se questo è il presente, che dire del futuro? Le testimonianze autorevoli che accompagnano il testo creano un ponte tra l’evoluzione socioantropologica dei manager e i mutamenti del contesto politico ed economico, alimentando nuove domande. Interrogativi consegnati a un pubblico composto di figure manageriali, ma anche di un più vasto spettro di addetti ai lavori.
Monica Fabris lavora da sempre nell’ambito delle ricerche di mercato, prima in GPF&Associati, fondata da Giampaolo Fabris, e poi nell’istituto di ricerca Episteme srl di cui ricopre la carica di presidente e socio unico. Oltre all’intesa attività convegnistica e seminariale, ha svolto varie docenze universitarie.
Emma Villa collabora con società di ricerche di mercato (Explorer, Research International, GPF&Associati). Dal 2010 fa parte della squadra di collaboratori dell’istituto Episteme di Milano.