“Draghi ha ragione quando sottolinea la necessità di includere quanto più’ i giovani nei processi economici”. Lo ha detto il ministro del lavoro, Maurizio Sacconi, in una nota in cui si legge che “è peraltro doveroso ribadire la priorità di percorsi educativi integrati con esperienze lavorative e di riforme del lavoro, come ci siamo impegnati a fare con Bruxelles, che superino il dualismo regolatorio a danno dei più’ giovani. Nei giorni scorsi sono entrati in vigore i nuovi contratti di apprendistato quali contratti a tempi indeterminato e a tutela progressiva nel senso che nei primi tre anni questa è data dall’apprendimento e successivamente dalle norme ordinarie sui licenziamenti. La protezione del reddito è stata costruita in Italia nei decenni su base assicurativa per cui possono fruire del sussidio coloro che versano i relativi contributi”. “E’ una impostazione – conclude – che anche le esperienze di altri Paesi confermano e che dovremo pertanto generalizzare anche a quei settori che ancora non vi partecipano. Va rifiutata invece l’idea del salario garantito a prescindere perché darebbe luogo a una “trappola della povertà”, frutto del binomio assistenzialismo-deresponsabilizzazione”. (LF)
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