Questa mattina, per la terza volta in meno di un mese, si è svolto un presidio organizzato da Slc Cgil di fronte la Camera dei Deputati per vigilare sul voto, previsto per oggi, della clausola sociale negli appalti nei call center, ovvero la norma che prevede il mantenimento del posto di lavoro degli operatori in caso di cambio di appalto.
In piazza erano presenti lavoratrici e lavoratori di molte aziende su cui inciderà la clausola sociale, tra cui anche di nuovo una delegazione di Almaviva.
“Nell’arco della mattinata i lavoratori in presidio hanno incontrato diversi parlamentari -informa con una nota il sindacato dei lavoratori della comunicazione della Cgil-, tra cui l’Onorevole Causin, al quale è stato spiegato l’importanza della norma in esame e l’impatto che avrebbe in termini occupazionali e di minore spesa pubblica. Gli Onorevoli Albanella e Miccoli sono scesi ad informare la delegazione che neppure oggi la Camera dei Deputati avrebbe votato il DDL appalti, poiché la discussione del provvedimento è slittata ancora una volta – presumibilmente – di una settimana”.
“Slc Cgil -conclude la nota- ribadisce l’urgenza di allineare la normativa italiana a quella europea e di dare una seria difesa occupazionale agli operatori dei call center. Per questi motivi proseguirà la battaglia per l’approvazione della clausola sociale per gli appalti nei call center sia con la vigilanza dell’iter parlamentare sia con la prosecuzione della campagna di informazione tra i lavoratori e i cittadini tutti”.