I lavoratori della Sandretto, ieri, si sono fermati per otto ore di sciopero in protesta per il futuro occupazionale e produttivo dell’impianto. Come sottolinea il comunicato stampa della Fiom-Cgil “sui 120 addetti, solo 30 sono ritornati al lavoro e a settembre scadranno i due anni di cassa integrazione, senza che vi siano prospettive certe sui volumi produttivi.”
Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, ha dichiarato che “le prossime settimane saranno decisive per capire se la Sandretto è in grado di decollare oppure no dal punto di vista industriale, e quindi anche occupazionale. Ancora una volta i lavoratori hanno dimostrato di esserci per difendere il proprio lavoro, ma anche l’economia di un territorio fortemente segnato dalla crisi. Speriamo che le istituzioni, tutte, e l’azienda siano all’altezza della sfida”. Soddisfatto anche il responsabile della Sandretto per la Fiom-Cgil torinese, Fabrizio Bellino: “la massiccia adesione all’iniziativa e l’alta partecipazione dei lavoratori al presidio manda all’azienda un messaggio di grande compattezza e dimostra la volontà di aprire una discussione seria volta a garantire la continuità produttiva e la salvaguardia dei livelli occupazionali e dello stabilimento.”
Prontamente, la Sandretto ha risposto con una nota stampa alle preoccupazioni dei sindacati ribadendo che dal punto di vista produttivo “la società ha attuato i punti fondamentali del piano presentato alle parti sociali: è stato riavviato il sistema produttivo, sono state proposte al mercato la nuova Serie Dieci, la rinnovata gamma Tes e le nuove stampanti 3D a tecnologia delta e per questi macchinari sono già arrivati nuovi ordini, sia dall’Italia sia dall’estero, al punto che le ore pianificate sono aumentate del 50% rispetto alla media dell’ultimo trimestre”. Quanto alla forza occupazionale, la società spiega che nel mese di aprile i dipendenti attivi sono 64, pari alla metà dei 127 complessivamente in organico. Per effetto della rotazione interna hanno lavorato da inizio anno 102, l’80% dell’organico. Nel periodo gennaio-aprile Sandretto ha registrato “un incremento occupazionale del 5% e l’azienda ritiene verosimile il proseguimento del trend positivo, che consentirà un maggiore e progressivo coinvolgimento della forza lavoro disponibile, grazie alla completa apertura delle linee di produzione della Serie Dieci, prevista tra maggio e giugno”.
La partita rimane aperta.