“Sempre più allarmante il dato sulla disoccupazione e preoccupa ancor di più la disoccupazione giovanile, che arriva alla media nazionale altissima del 31,1%, con punte ormai prossime al 50% nelle regioni meridionali”. Così il segretario generale aggiunto della Cisl, Giorgio Santini, commenta i dati Istat sulle forze lavoro. “Il contemporaneo lieve aumento dell’occupazione – spiega – è del tutto insufficiente a compensare il pesante peggioramento del mercato del lavoro. Si tratta di dati che rendono ancor più necessario chiudere positivamente la trattativa sul mercato del lavoro”.
Per Santini “obiettivi comuni devono essere il rafforzamento dell’apprendistato per favorire l’ingresso al lavoro dei giovani, contrastando nel contempo le forme di cattiva flessibilità ed un riordino degli ammortizzatori sociali, mantenendo il quadro attuale fino alla fine dell’emergenza, con risorse certe, dalla contribuzione delle imprese e dallo stato e con una esplicita finalizzazione alle politiche attive per ricollocare rapidamente i lavoratori”. Secondo il sindacalista “un migliore funzionamento del mercato del lavoro, all’insegna della coesione sociale è necessario per incoraggiare gli investimenti, anche esteri, imprescindibili per un rilancio dell’economia italiana”.
Inoltre, per Santini “in parallelo sono necessarie politiche mirate per invertire la tendenza recessiva, a partire dagli investimenti nell’energia e nelle infrastrutture e dalla riduzione del carico fiscale sui lavoratori ed i pensionati per far ripartire i consumi e con essi la domanda interna”. (LF)
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