A partire da oggi i 75 lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia, agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa, delle sedi sia di Palermo che di Catania, protesteranno per tre giorni sotto la sede dell’Assemblea regionale siciliana contro il governo regionale che ancora non ha preso una decisione sul futuro della società. A indire la protesta, i sindacati Fisac Cgil, First Cisl, Uilca Uil, Ugl Credito e Fabi.
La società è stata messa in liquidazione il 4 aprile scorso e i lavoratori, con 10 mesi di stipendio in arretrato, aspettavano la lettera di licenziamento e un incontro col liquidatore, Carmelina Volpe, ex presidente della partecipata, che però non ha accettato l’incarico.
Per i lavoratori si era parlato di un passaggio nel bacino unico della partecipata Sas, la società che ha assorbito il personale liquidato di altre partecipate liquidate negli anni scorsi.
“Non riusciamo più ad assicurare il lavoro – sottolinea in una nota Gianluca Mazzarese, Rsa della Fisac-Cgil – e tra questi c’è l’accreditamento degli enti formazione.”
Di recente, il presidente della regione Rosario Crocetta ha annunciato di voler rilanciare la società. “Aspettiamo una decisione che garantisca la nostra piena occupazione – conclude Mazzarese – e che in azienda venga il liquidatore o l’amministratore e ci dia una prospettiva occupazionale”.