Oggi il Portogallo si ferma per lo sciopero generale di 24 ore indetto dal Cgtp (Confederação Geral dos Trabalhadores Portugueses) contro le misure anti-crisi e le imposizioni della troika in materia di diritto del lavoro, che rendono molto più facile per le imprese licenziare i lavoratori.
Nel mirino dei sindacati anche il provvedimento che elimina i bonus natalizi ed estivi per il pubblico impiego. Il secondo sindacato del paese la UGT non ha aderito allo sciopero, dopo aver raggiunto un accordo col governo sulla riforma del lavoro.
Lo sciopero dovrebbe colpire innanzitutto i trasporti, in particolare nella capitale dove si rischiano gravi disagi con un blocco della metropolitana che, iniziato ieri sera, proseguirà fino all’alba di venerdì.
Previsti anche cortei e manifestazioni, sia a Lisbona che nelle principali città.
Tra le principali modifiche introdotte dalla riforma portoghese, la cancellazione di ogni vincolo al licenziamento e riduzione degli indennizzi; l’allargamento dei contratti precari e cancellazione della contrattazione collettiva; la riduzione della retribuzione degli straordinari e dei giorni di riposo; l’eliminazione di 4 giornate festive; il prolungamento della giornata lavorativa fino a 12 ore e fino a 60 ore settimanali; l’eliminazione del giorno di riposo compensativo; la riduzione del sussidio di disoccupazione.