“L’unica precettazione che ci aspettiamo dal governo è quella di obbligare le aziende a rinnovare i contratti”. Così il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a margine della presentazione del documento programmatico sulla sanità messo appunto dalla confederazione, sul provvedimento firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sulla riduzione della durata delle astensioni proclamate per le giornate di ieri, 13 luglio, e oggi nei settori del trasporto ferroviario e dell’handling aeroportuale. “Da 6 anni è negato il diritto alla contrattazione nelle attività di handling dei servizi aeroportuali. Il governo – ha aggiunto Sbarra – farebbe bene a richiamare le aziende, impegnandole a rinnovare i contratti e a rispettare le relazioni sindacali, perché in questo modo è possibile prevenire proteste e mobilitazioni”.
Il leader della Cisl torna anche sul tema caldo del salario minimo che sta animando il dibattito politico e sindacale. “Serve, è necessario. Facciamolo anche subito, ma attraverso la contrattazione come indica la direttiva Ue”, ha ribadito, aggiungendo che “i contratti pirata si possono sconfiggere prendendo a riferimento i trattamenti economici complessivi dei contratti più applicati e diffusi nei settori di riferimento o in quelli affini. Bisogna alzare l’azione di vigilanza e di controllo. In questo modo creiamo le condizioni perché ai lavoratori vengano garantiti i diritti e le tutele contrattuali”. I rischi che vede Sbarra rispetto a una fissazione di una somma minima per legge “sono quelli di aumentare il lavoro nero e sommerso, di schiacciare le retribuzioni medie a ribasso e indurre le aziende ad uscire dall’applicazione dei contratti – ha aggiunto -. Con quasi 200 contratti sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil copriamo il 98% dei lavoratori. I contratti pirata sono tanti, ma hanno riflessi su una popolazione minimale. Il tema quindi è quello della vigilanza e del controllo”.
Alla domanda sul giudizio espresso dai leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, secondo cui i tavoli con il governo sarebbero finti, Sbarra sottolinea che l’obiettivo delle mobilitazioni congiunte era quello di riaprire il dialogo e il confronto con il governo. “Abbiamo concordato sulla necessità di aprire tavoli di dialogo con i ministeri principali per affrontare le priorità della piattaforma unitaria – ha aggiunto -. Si sta sostenendo il confronto, si arriverà al tempo della verifica e la Cisl non farà sconti a nessuno”.
e.m.