I sindacati dei metalmeccanici denunciano un grave infortunio sul lavoro che ha coinvolto un lavoratore di una ditta in appalto in Fincantieri a Monfalcone. “Non è accettabile mettere a repentaglio la propria vita per il lavoro. E in questo contesto i lavoratori in appalto sono i più esposti, i più a rischio”, scrivono in un comunicato congiunto Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil. La risposta a livello territoriale delle tre sigle e della Rsu è stata l’immediata proclamazione di 8 ore di sciopero. “Ma è ora di dire BASTA”.
“Fincantieri – proseguono – deve istituire un tavolo “permanente e prioritario”, rispetto a tutti gli altri aspetti della gestione del cantiere, con le organizzazioni sindacali, delegati Rsu e Rls per mettere in campo le giuste azioni per garantire la sicurezza ai propri dipendenti e, specificatamente, ai lavoratori delle ditte in appalto, ulteriori a quelle già esistenti”.
“Le aziende dell’indotto devono essere pienamente responsabilizzate e dimostrare essere in grado di poter assicurare la capacità di far lavorare i propri lavoratori con gli standard di sicurezza previsti dalle normative di legge e garantire l’adeguata formazione in materia; in mancanza di questi presupposti, Fincantieri, che è la responsabile della sicurezza nei propri cantieri, attraverso un’intensa attività di costante verifica deve procedere con l’immediata sostituzione delle ditte inadempienti e carenti sotto questi aspetti basilari per una dignitosa attività lavorativa con altre che siano in grado di poterlo fare”, concludono.
e.m.