“Stato di agitazione dei lavoratori di Sanitaservice, oggi a Bari, davanti la sede della Presidenza della Giunta Regionale, per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla gravissima incertezza che attanaglia i circa 5 mila lavoratori delle società in-house”. Lo annuncia il segretario regionale dell’Ugl Sanità della Puglia, Giuseppe Mesto, spiegando che “abbiamo più volte chiesto la convocazione di un tavolo di confronto per affrontare le diverse problematiche che interessano le Sanitaservice, prime fra tutte le sentenze dei giudici amministrativi e della Corte dei Conti secondo cui i servizi finora internalizzati dalle Asl devono essere affidati con gare d’appalto. Vogliamo che sia fatta chiarezza sul futuro che attende i lavoratori perché la situazione è ormai fuori controllo”.
Giornata di mobilitazione, questa mattina anche per le organizzazioni sindacali della Provincia di Foggia dove il rischio per l’indotto occupazionale interessa tutto il personale che va impiegato dalle pulizie all’ambiente, dal portierato alla logistica, dai Cup all’ausiliarato, fino alla cura e all’assistenza.
“Il rischio per questi lavoratori – spiega il Segretario provinciale dell’Ugl di Foggia, Gabriele Taranto, “è che subiscano una involuzione contrattuale. E’ questo il problema che porremo in Regione Puglia – prosegue – perché la discussione venga estesa a tutto il territorio. Come segreteria sindacale affronteremo la problematica che si pone per i dipendenti della Provincia di Foggia, estendendola alle ricadute sui livelli occupazionali, a seguito del Piano di riordino ospedaliero. Perché l’indotto è formato per la maggior parte da Sanitaservice, società partecipata costituita da servizi che le Asl – ricorda Taranto -avevano deciso di internalizzare prevedendo un risparmio rispetto alle esternalizzazioni che in realtà non si è registrato”.
Per il segretario regionale dell’Ugl Sanità della Puglia “bisogna perciò capire in che modo l’Ente Regionale intenda affrontare questa situazione per scongiurare il rischio che i lavoratori delle Sanitaservice passino alle ditte appaltatrici private e come li tutelerà a livello normativo e contrattuale. Un ritorno al passato, infatti, – precisa il sindacalista – non gioverà a nessuno. Il Presidente Emiliano, a cui abbiamo già inviato una richiesta di intervento, non può restare ancora in silenzio davanti alle difficoltà che si prospettano per questi lavoratori e per le loro famiglie. Senza dimenticare – conclude Mesto – le ripercussioni che queste incertezze possono avere sull’erogazione dei servizi e sul regolare svolgimento delle attività”.