Lo studio della Uil sugli incentivi nazionali all’occupazione evidenzia come la spinta nel favorire la assunzioni a tempo indeterminato e l’inclusione dei giovani nel mercato del lavoro sono, da tempo, delle priorità nelle politiche economiche nazionali.
Alcuni incentivi, come l’esonero contributivo per il 2015 e il 2016, e gli sgravi per favorire l’occupazione al Sud hanno dimostrato una maggiore efficacia, almeno dal punto di vista quantitativo. Tuttavia, sottolinea lo studio, si tratta di misure che non possono avere una valenza strutturale, poiché comporterebbe un ingente carico per la fiscalità generale.
I numeri parlano di circa 2,2 milioni di attivazioni e trasformazioni a tempo indeterminato con gli esoneri contributivi del biennio 2015-2016. Nel 2015, le attivazioni con contratto a tempo indeterminato sono cresciute del 44,5% a fronte di una diminuzione delle altre forme contrattuali.
Nel 2016, la diversa modulazione delle caratteristiche dell’esonero, non più totale ma ridotto al 40%, apre scenari diversi: c’è stato infatti un maggior ricorso al contratto di apprendistato che, rispetto al tempo indeterminato, ha molti meno oneri di contribuzione a carico del datore.
Nei due anni l’incentivo è stato maggiormente utilizzato nel Nord e per assunzioni nella fascia 30-39 anni.
Sul bonus per l’occupazione al Sud, destinato alle assunzioni e alla trasformazioni in tempo indeterminato nel corso del 2017, sono state inoltrate circa 74mila domande. Una misura che sta interessando maggiormente le assunzioni di giovani tra i 20-34 anni (il 56% delle domande). Nel totale, il 70,7% delle domande è destinato a nuove assunzioni a tempo indeterminato, il 23,9% a trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato e il restante 5,4% per apprendistato.
Tra le varie misure previste per i giovani, c’è anche il programma “Garanzia Giovani”, destinato ai neet nella fascia 16-29 anni. Il piano, nei sui tre anni di vita, ha intercettato 1,3 milioni di giovani. I servizi per l’impiego, spiega il report, ne hanno presi in carico in carico circa un milione, proponendo al 53% di questi una misura di ingresso al mondo del lavoro.
Sempre in “Garanzia Giovani”, con uno stanziamento di 200 milioni di euro, c’è il recente incentivo occupazione giovani (16-29 anni) operativo dal 1 gennaio 2017. Le domande presentate, spiega il report, sono state oltre 49mila, di cui confermate circa 31mila (il 50,3% con apprendistato professionalizzante, il 31,1% con contratti a tempo determinato e il 18,6% con contratti a tempo indeterminato).
Altra misura significativa, spiega lo studio, è l’esonero contributivo assunzione sistema duale, destinato a favorire contratti stabili di giovani che abbiano svolto attività in alternanza scuola-lavoro o apprendistato di I e III.
T.N.