Per il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo, l`annuncio da parte di Unicredit di 8mila esuberi “è semplicemente da rispedire al mittente. Non merita di essere definito piano industriale – precisa Barbagallo – quello che si fonda sull`inaccettabile logica del tagliare i costi del lavoro per fare utili. La scelta di valorizzare gli azionisti e di svilire i lavoratori ha un respiro cortissimo. La missione degli Istituti di credito dovrebbe essere quella di sostenere i territori, le famiglie, le imprese, ed affermarsi come uno dei motori del sistema economico del Paese. Unicredit, invece, non si capisce cosa intenda fare. Noi ci opporremo a questa impostazione. L`azienda – conclude – faccia un passo indietro: bisogna dare prospettive serie alla banca e a tutti i suoi lavoratori”.
e.g.