Secondo il rapporto 2016 del World Water Development Report (WWDR 2016), il Rapporto delle Nazioni Unite sullo Sviluppo delle Risorse Idriche Mondiali, dedicato al tema “Acqua e Lavoro”, l’acqua è una risorsa essenziale per creare posti di lavoro e quindi crescita economica. Già da ora, quasi la metà dei lavoratori di tutto il mondo risulta occupata in settori che dipendono direttamente dalle risorse idriche. Dunque, questa capacità deve essere potenziata ed è l’obiettivo dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile in occasione della quale, insieme alla Giornata Mondiale dell’Acqua prevista per domani, 22 Marzo, è stato pubblicato il rapporto
Il lavoro delle Nazioni Unite “Acqua e Lavoro”, spiega che dall’estrazione fino alla reimmissione nell’ambiente, l’acqua crea posti di lavoro soprattutto in quesi paesi dove ancora questo processo si deve sviluppare. Infatti mentre nei paesi industrializzati la transizione verso la green economy porterà nuovi posti di lavoro, dall’altro lato, nei paesi in via di sviluppo, milioni di persone ancora devono accedere all’acqua corrente risultando quindi un grosso bacino di crescita economica a livello mondiale.
Negli Stati Uniti un investimento pari a 1 milione di dollari in infrastrutture tradizionali per la fornitura e il trattamento dell`acqua genera tra i 10 e 20 nuovi posti di lavoro. Inoltre, l’esaurirsi in alcune zone industrializzate dell’acqua richiederà l`impiego di risorse idriche non convenzionali, come ad esempio la raccolta di acqua piovana e il riciclaggio di acque reflue e di deflusso urbano. L`impiego di queste fonti idriche alternative genererà nuovi posti di lavoro nell`ambito della ricerca e dello sviluppo tecnologico. L’indicazione del report è quella di incentivare i laureati e gli studenti che possono essere occupati in quest’ambito e di conseguenza investire anche sulla ricerca che possa veicolare l’uso delle risorse idriche.
Dall’altro lato nei soli Bangladesh, Benin e Cambogia, entro il 2025 circa venti milioni di persone residenti in aree rurali dovrebbero finalmente poter accedere all`acqua corrente, una cifra pari a sei volte quella attuale, con un potenziale impatto economico del valore di 90 milioni di dollari. Inoltre, uno studio condotto in Bangladesh, Indonesia, Peru e Tanzania rivela che il potenziale economico dei servizi igienico-sanitari è pari a 700 milioni di dollari l`anno.
“Acqua e lavoro sono strettamente collegati a vari livelli, dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Questa edizione del World Water Development Report esamina per la prima volta lo stretto legame tra acqua e lavoro”, afferma Irina Bokova, Direttore Generale dell`Unesco.”
Anche il Direttore Generale dell`ILO e Presidente di UN-Water, Guy Ryder ha affermato che “Per conseguire gli obiettivi dell`Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è necessario garantire che i posti di lavoro nel settore idrico siano dignitosi e che l`acqua che utilizziamo sia sicura.”