La multinazionale inglese Vesuvius, specializzata nella produzione e commercializzazione di materiali per l’industria siderurgica, ha confermato la chiusura degli stabilimenti di Assemini (Cagliari) e di Avezzano (l’Aquila) che prevede il licenziamento dei 186 lavoratori impiegati.
L’azienda ha giustificato la propria decisione con la sovraccapacità produttiva del Gruppo in presenza della ridotta produzione globale di acciaio. D’altra parte i sindacati di categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil precisano che la multinazionale abbia piuttosto investito nello stabilimento della Repubblica Ceca, aumentando la capacità produttiva del Gruppo e lasciando indietro gli stabilimenti italiani.
In conseguenza di questa decisione i sindacati di categoria hanno indetto uno sciopero nazionale previsto per domani, martedì 18 ottobre.
Inoltre, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil hanno chiesto al ministero dello Sviluppo Economico di convocare tutte le parti coinvolte (azienda, sindacati, istituzioni locali e regionali) per valutare tutte le possibili alternative alla cessazione delle attività e al conseguente ritiro dei licenziamenti. “Il ministero – concludono i sindacati – sia la sede per lo svolgimento della procedura di mobilità avviata dall’azienda, nel rispetto dei vincoli stabiliti dalla legge n.223 /1991.”