E’ in corso, in piazza Montecitorio a Roma, un presidio di una delegazione 160 dipendenti Rai che, a seguito di un cambio d’appalto della ditta di manovalanza, facchinaggio e trasporto, hanno perso il lavoro senza alcuna tutela. Il contratto è stato sottoscritto dalla sola Ugl.
“L’azienda Rai e la nuova azienda subentrante, la Miles, – afferma uno dei lavoratori – non hanno minimamente preso in considerazione le nostre richieste di accordo. In più – aggiunge – a seguito dei primi scioperi dei lavoratori, la Rai ha anticipato il processo di cambio di appalto, impedendoci di riprendere a lavorare”.
I responsabili delle altre sigle sindacali (Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti del Lazio), Alessandro Antonelli, Quirino Archilletti, Stefano Ladogana e Gianni Cialfi, hanno dichiarato: “In perfetta continuità con quanto già sostenuto con forza e arroganza la Rai e il Consorzio Miles, aggiudicatario dell’appalto, hanno confermato la loro ferma volontà di lasciare a casa 160 lavoratori e lavoratrici che operano da oltre vent’anni in Rai con professionalità e dedizione, a favore di forza lavoro nuova, non formata e a basso costo, disponibile ad accettare un contratto che abbatte di oltre il 40 per cento i salari previsti dalla normativa”. Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato “forti perplessità sulla regolarità della gara di appalto, a seguito della presa di conoscenza della ridicola tariffa con cui il Miles si è aggiudicata lo stesso, equivalente a 12,50 euro l’ora, cifra ben lontana dalle 18,09 euro l’ora fissata con decreto 38/2014 dalla Direzione territoriale del lavoro di Roma. La gara, come previsto dalla sentenza 4699/2015 del Consiglio di Stato, dovrebbe essere annullata”. Così, conclude la nota sindacale: “Anche volendo trascurare tale elemento, nonché l’applicazione del vergognoso contratto sottoscritto dalla sola Ugl, rimaniamo basiti che un’azienda di Stato abbandoni al proprio destino così tante famiglie, senza porsi il problema delle conseguenze di simili scelte”.