Si è tenuto ieri, 23 marzo, presso il Ministero del Lavoro l’incontro tra Acciaierie D’Italia e sindacati di categoria sulla Cassa integrazione del Gruppo in scadenza il prossimo 28 marzo. Il segretario nazionale della Fim Cisl, Valerio D’Alò, ha dichiarato: “Nonostante non abbiamo trovato ancora la sintesi per un accordo, registriamo un cambio di passo per raggiungere un’intesa che garantisca sui salari qualcosa in più ai lavoratori in cassa integrazione e sulla gestione della stessa una condivisione con il sindacato delle modalità di rotazione e gestione di tutti i lavoratori”.
D’Alò sottolinea è stata avanzata la richiesta “di internalizzare tutte quelle attività che non esistevano più e garantire i ratei di tredicesima. Al momento ci sono ancora distanze tra noi e l’azienda, è inutile negarlo, speriamo di colmarle nell’interesse di tutti i lavoratori. Ci siamo riconvocati per domani mattina (oggi, ndr). Una volta chiusa la partita sulla cassa però è necessario riaprire subito il confronto presso il MIMIT con il ministro Adolfo Urso, per i 1.600 dipendenti di Ilva in amministrazione straordinaria, società diversa da Acciaierie D’Italia, i quali da anni sono in cassa straordinaria. Quei lavoratori – conclude il segretario – non devono sparire assolutamente dal perimetro delle trattative e il Ministro nella ripresa del confronto, riaprire la trattativa con Acciaierie d’Italia, sul piano industriale, ambientalizzazione, ciclo produttivo, prodotti, rilancio, su cui ormai da troppi anni aspettiamo una risposta che ridia speranza concreta di rilancio del Gruppo”.
e.m.