Nel terzo trimestre dell’anno Amazon, leader globale del commercio online, ha messo a segno un aumento degli utili sotto le attese del mercato a causa dell’aumento dei costi di spedizione e di altre spese. Gli utili tuttavia sono saliti di oltre tre volte, mentre i ricavi hanno superato di sette volte quelli registrati nello stesso periodo del 2015. Il titolo nel dopo mercato ha visto ribassi superiori al 5%.
Nel dettaglio, il periodo terminato lo scorso 30 settembre ha visto il colosso internet mettere a segno utili per 252 milioni di dollari, 52 centesimi ad azione, contro 79 milioni di dollari, 17 centesimi ad azione, dello stesso periodo dell’anno scorso. Passando ai ricavi, Amazon ha registrato 32,7 miliardi di dollari, contro 25,36 miliardi di dollari dello stesso trimestre del 2015. Il numero è compreso nelle previsioni fatte dallo stesso gruppo di Seattle, ovvero 31-33,5 miliardi di dollari. Il mercato si attendeva 32,69 miliardi.
Per quanto riguarda le attese per il trimestre in corso, quello della corsa ai regali di Natale, Amazon prevede ricavi per 42-45,5 miliardi di dollari. Gli analisti si attendono invece un dato di 44,6 miliardi di dollari. Le spese operative sono salite del 29% a quota 32,1 miliardi.
Ad erodere i guadagni del gruppo è stato l’aumento dei costi: nel terzo trimestre: le spedizioni hanno visto un aumento dei costi del 43%, toccando 3,9 miliardi di dollari. Per cambiare questa tendenza il gigante guidato da Jeff Bezos sta cercando di entrare direttamente nel mercato delle spedizioni, con l’obiettivo un giorno di diventare del tutto indipendente.
Ad andare benissimo sono stati i servizi web. In particolare la divisione cloud ha visto una crescita del 55% a 3,23 miliardi di giro d’affari. Bezos si attende che la divisione raggiunga ricavi per 10 miliardi quest’anno anche se la competizione da parte di Google e di Microsoft è aumentata notevolmente.
I conti sono stati pubblicati a mercati chiusi, mentre ieri Amazon ha terminato la seduta in ribasso dello 0,81% a quota 818,36 dollari ad azione. Nel dopo mercato ha visto ribassi di oltre il 5%.