A fine mese la Commissione Informazione e Lavoro del Cnel si riunirà per affrontare il “caso” del contratto Assoartigiani-Ugl. La riunione avviene in seguito alla richiesta delle tre principali associazioni del settore artigiano, Confartigianato, Cna e CasaArtigiani, che mal hanno digerito l’intesa firmata il 19 ottobre scorso dalla piccola Assoartigiani, aderente a Confindustria, e il sindacato guidato da Paolo Capone. La questione riguarda il nuovo “Contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane metalmeccaniche, di Installazione di impianti, Orafe, Argentieri e affini”: in pratica, un duplicato di quello firmato dalle organizzazioni maggiori del settore artigiano e dai sindacati Fiom, Fim e Uilm, rinnovato il 17 dicembre 2021 e già depositato presso il Cnel.
In una lettera inviata al Consiglio Nazionale Economia e Lavoro, le tre organizzazioni Confartigianato, Cna e Casa affermano infatti che il contratto collettivo Assoartigiani “intende sovrapporsi all’ambito di rappresentanza e regolazione dei rapporti di lavoro già presidiato” da un altro contratto collettivo nazionale, quello appunto delle associazioni firmatarie della missiva; organizzazioni alle quali, peraltro, “viene riconosciuta la natura di associazioni comparativamente più rappresentative del settore artigiano”: caratteristica che non appartiene invece alle organizzazioni firmatarie del contratto collettivo di Assoartigiani, “in quanto prive di una maggiore rappresentatività comparata con riferimento al settore artigiano”, a causa “della carenza dei requisiti fissati a livello amministrativo e individuati a tal fine dal ministero del Lavoro, tenuto conto della esigua consistenza associativa e articolazione territoriale”.
“Pertanto, alla luce di quanto evidenziato – conclude la lettera – Le chiediamo, qualora giungesse al Cnel richiesta di deposito del contratto collettivo in questione ai fini dell’attribuzione del relativo codice, di voler procedere alla convocazione della Commissione Informazione e Lavoro, al fine di valutare l’istanza”.
La richiesta al Cnel da parte delle tre grandi associazioni dell’artigianato è solo l’ultima puntata di una querelle che ha visto schierarsi contro il contratto Assoartigiani-Ugl anche Cgil, Cisl e Uil (le quali hanno scritto una lettera a Confindustria, chiedendole di non “sponsorizzare” l’intesa) e i sindacati dei metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm. Ora starà all’organismo guidato da Tiziano Treu risolvere la questione.
Nunzia Penelope