“In termini generali il giudizio sullo Schema di Decreto legislativo recante il testo organico delle tipologie contrattuali – è sostanzialmente positivo” ha confermato Assolavoro, l’associazione nazionale di categoria delle agenzie per il lavoro, aderente a Confindustria, in occasione dell’audizione presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, sui decreti legislativi relativi al Jobs Act.
Si rappresenta, tuttavia, l’opportunità di apportare alcuni miglioramenti e chiarimenti in linea con la ratio generale dell’intervento normativo e al fine di valorizzare la migliore forma di flessibilità, ovvero il lavoro tramite Agenzia.
“In primis occorre ripristinare l’obbligo per l’utilizzatore di comunicare all’Agenzia i trattamenti retributivi applicati ai propri dipendenti diretti, in linea con un principio presente nel nostro ordinamento sin dall’origine, per cui ai lavoratori in somministrazione è garantita la parità di trattamento retributivo. Si tratta verosimilmente di un refuso a cui si può porre rapidamente rimedio” – ha indicato Stefano Scabbio, Presidente di Assolavoro.
“Nell’ottica di valorizzare il ruolo delle parti sociali e le soluzioni di prossimità, occorre rilanciare, inoltre, la possibilità di derogare ai divieti di utilizzo della somministrazione, quando vi è un accordo aziendale, per esempio per la cassa integrazione presso l’utilizzatore o in caso di licenziamenti collettivi ai sensi della Legge n. 223/1991” – ha aggiunto il Presidente di Assolavoro.
Questi come altri interventi richiesti da Assolavoro puntano a semplificare e a valorizzare il lavoro tramite Agenzia, per il quale l’Italia è un modello in Europa, anche al fine di evitare involontari scivolamenti verso l’utilizzo di forme di lavoro meno tutelanti o irregolari, già prese di mira in provvedimenti anche di recente emanazione.
Nell’ambito delle dinamiche macroeconomiche, oramai strutturali, infatti, il ruolo delle Agenzie per il Lavoro è divenuto fondamentale sia per migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e per sostenere il livello di partecipazione al mercato del lavoro, sia anche come forma di contrasto al lavoro nero e irregolare.
Tanto che recenti indagini internazionali confermano che il tasso di penetrazione delle Agenzie è inversamente proporzionale alla percentuale di cosiddetto “undeclared and/or illegal work”.
“Questa fase rappresenta una grande opportunità per il sistema Paese – ha concluso Scabbio – le Agenzie per il Lavoro sono pronte a fare la propria parte in un’ottica di sistema che premi chi offre servizi specializzati e favorisce contemporaneamente la competitività delle imprese e l’occupazione per chi cerca un lavoro”.