Il prossimo governo dovrà intervenire “una volta per tutte” sulla pubblica amministrazione e sul codice degli appalti perché il settore delle costruzioni “sta morendo di burocrazia”. Lo ha detto il presidente dell’Ance, Gabriele Buia, presentando i dati dell’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni.
“Il nostro grande problema è che gli stanziamenti non diventano investimenti – ha detto – Dobbiamo dare atto che il governo ha stanziato risorse in più ma queste non diventano spesa, non diventano investimenti, non diventano cantieri. Passano anni da quando i soldi vengono stanziati a quando vengono impiegati. Dopo anni di crisi diciamo che non è possibile andare avanti a questa maniera”.
Secondo Buia “c’è qualcosa nel nostro sistema che ci impedisce di crescere e noi dobbiamo rimuoverlo se vogliamo che le costruzioni tornino ad essere il motore della crescita del Paese”.
“Una cosa è sicuramente la burocrazia – ha proseguito – dobbiamo avere la forza col prossimo governo di mettere mano a questa cosa una volta per tutte e il prossimo governo deve impegnarsi assolutamente”.
Poi, ha aggiunto, “sono due anni che diciamo che questo codice degli appalti non è idoneo e avrebbe bloccato la macchina delle stazioni appaltanti. E’ due anni che chiediamo di essere ascoltati, non vogliamo metterlo nel cestino ma vogliamo che il prossimo legislatore ci ascolti e che in un tavolo comune si valutino le cose che non vanno e che si sono palesate nel nostro sistema economico”.