La produzione industriale a settembre è calata del 4,8% rispetto ad agosto (dato destagionalizzato) e del 2,7% su base annua (dato corretto per effetti di calendario). Lo rileva l’Istat. Il ribasso congiunturale è il peggiore da dicembre 2008 e il tendenziale da dicembre 2009. Guardando ai diversi settori economici, l’indice della produzione, corretto per gli effetti di calendario segna, rispetto a settembre 2010, gli aumenti più marcati nei settori dell’energia (+7,4%), della fabbricazione di macchinari e attrezzature, non classificati altrove, (+3,7%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi (+2,0%) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (+1,8%). Le diminuzioni maggiori, invece, riguardano le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-12,7%), la fabbricazione di prodotti chimici (-9,3%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-8,3%).
Prendendo a riferimento i principali raggruppamenti di industrie, l’Istat rileva che a settembre l’indice destagionalizzato registra un aumento congiunturale positivo per il solo comparto dell’energia (+0,2%), mentre segna diminuzioni per i beni strumentali (-5,2%), per i beni di consumo (-5,1%) e per i beni intermedi (-2,4%). Su base annua, l’indice corretto per gli effetti di calendario, segna una variazione positiva per il solo comparto dell’energia (+6,7%). Cali si registrano per il raggruppamento dei beni di consumo (-7,1%), dei beni intermedi (-2,5%) e, in misura più limitata, dei beni strumentali (-0,2%).
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