Gli ordinativi dell’industria a febbraio calano su base mensile del 2,5% (dato destagionalizzato) e segnano un tonfo del 13,2% su base annua (dato grezzo), trascinati in basso dal mercato interno. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che il calo tendenziale è il più forte dall’ottobre del 2009. Il risultato congiunturale è frutto di un rialzo del 2,0% sul mercato interno e del 3,1% su quello estero. Nella media degli ultimi tre mesi (dicembre-febbraio), l’indice cresce dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti (settembre-novembre). Il calo tendenziale, invece, deriva da un calo del 4,7% sul mercato interno e un aumento del 5,5% su quello estero.
Il calo mensile degli ordini è sintesi di una riduzione del 4,9% degli ordinativi interni e di una crescita dell’1,1% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali diminuiscono dell’1,5% rispetto al trimestre precedente. La caduta tendenziale di febbraio risente di una discesa del 18,7% registrata sul mercato interno, nettamente più forte della diminuzione segnato sul mercato estero (-4,1%).
L’unico incremento tendenziale dell’indice grezzo degli ordinativi riguarda la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,6%). Le variazioni negative più rilevanti si registrano nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-29,7%), nella fabbricazione di macchinari e attrezzature non classificati altrove (-21,6%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-20,4%). (LF)
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