Dopo quattro ore di riunione e diverse ore di attesa per l’annuncio il governo di Matteo Renzi ha pubblicato i nuovi nomi per i vertici di Eni, Enel, Finmeccanica e Poste. E, fedele al rispetto per la parità di genere, ha inserito alla presidenza delle maggiori società partecipate dal ministero dell’Economia tre donne. Con una nota arrivata da Palazzo Chigi, l’esecutivo ha indicato Emma Marcegaglia come presidente della multinazionale del petrolio, prima donna a ricoprire il ruolo. Alla presidenza di Enel il governo ha scelto Patrizia Grieco, attuale presidente di Olivetti, mentre alla guida delle Poste come presidente Luisa Todini, a capo della Todini. Il ministero dell’Economia, inoltre, proporrà all’assemblea delle società (di cui è l’azionista di riferimento) che il compenso annuo dei presidenti sia fissato a 238mila euro annui lordi per Enel, Eni, Finmeccanica e Poste Italiane. La scelta dei nuovi amministratori delegati è stata invece guidata da criteri di competenza e avvicendamento interno. Alla giuda di Eni arriva l’attuale direttore generale della divisione Produzione ed esplorazione, Claudio Descalzi, l’uomo che ha in mano il settore più strategico di Eni e che ha preso il posto di Paolo Scaroni. Numero uno di Enel è stato designato Francesco Starace, amministratore delegato della controllata Enel Green Power, ingegnere nucleare che si è conquistato la stima per la sua competenza e per i buoni risultati della società specializzata nelle rinnovabili. In Finmeccanica è arrivato il numero uno delle Ferrovie, Mauro Moretti, che ha preso il posto di Alessandro Pansa alla guida dell’azienda da un anno. Con lui il governo punta sul rilancio di Finmeccanica dopo un periodo di difficoltà. L’ad è noto per la sua esperienza nei trasporti, avendo risanato le Ferrovie con i conti in profondo rosso al suo arrivo.
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