“Riteniamo che la nomina ad ambasciatore della Repubblica Italiana presso lo stato di Singapore di Mario Vattani sia in contrasto con la nostra Costituzione e il nostro ordinamento. Auspichiamo che il Ministro Degli Esteri intervenga al fine di farla decadere”. È quanto si legge nella missiva a firma di Susanna Camusso, responsabile Politiche europee e internazionali della Cgil, inviata al Ministro Luigi Di Maio.
“Onorevole ministro – si legge nella lettera – una petizione la cui raccolta firme è ancora in corso, le interrogazioni parlamentari, la manifestazione dell’Anpi a Marzabotto, la presa di posizione della Cgil esteri (MAECI) sono solo alcune delle iniziative che hanno evidenziato il dissenso, lo sconcerto di fronte alla nomina di Mario Vattani”. “Infatti – si spiega – sono note e documentate le posizioni e le azioni di Vattani che contrastano le disposizioni della nostra Costituzione, che sono reiterate nel tempo, aggravate dall’assenza di qualunque ripensamento nonostante il ritiro di una precedente nomina a console di Vattani, proprio in seguito alle indignate reazioni a comportamenti ‘fascisti’ documentati nel nostro Paese”.
Nel merito, Camusso scrive al ministro che la Cgil ritiene che la nomina di Vattani “sia in contrasto con la XII disposizione della nostra Costituzione e che violi l’art. 54 della Carta”, poiché “pensiamo che non ci sia alcun dubbio che un rappresentante del corpo diplomatico abbia l’onere di rappresentare l’Italia repubblicana e la sua Costituzione antifascista”. Inoltre si ritiene “in contrasto al nostro ordinamento” e in particolare “con l’ultimo articolo della Legge Scelba n.645 del 1952”.
“Come organizzazione sindacale che si riconosce nella Costituzione – si conclude – auspichiamo che il Ministro Degli Esteri on. Luigi di Maio, proprio per rispetto del nostro ordinamento, intervenga al fine di far decadere la nomina di Mario Vattani riservandogli incarichi che non hanno funzioni di rappresentanza del nostro Paese e della sua Costituzione”.
TN