“L’Europa impari a difendersi da giudizi tutt’altro che infallibili, decidendo insieme alla Bce un ridimensionamento del ruolo del rating, attraverso la nuova disciplina comunitaria delle agenzie”. Lo sostiene il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, commentando le parole Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, sul downgrade effettuato venerdì da Standard & Poor’s nei confronti di nove paesi dell’eurozona.
Per il sindacalista “così come l’Ue si preoccupa della stabilità dei conti pubblici dei propri Stati membri, del mercato del lavoro, delle liberalizzazioni, si preoccupi della finanza, la quale dal 2007 in poi sta danneggiando seriamente l’economia reale, quindi imprese, Stati e posti di lavoro, anche perché qualcuno glielo consente ancora e nonostante tutto”.
“L’Europa potrebbe persino dare il buon esempio – conclude- creando una propria agenzia, con criteri trasparenti, in grado di dare giudizi altrettanto severi ma almeno credibili. Certo per arrivare a questo, servirebbe anche una diversa governance europea”.
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