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Commissione Lavoro, previdenza sociale (Dai Resoconti Sommari)

redazione
Ottobre27/ 2021

8ª Seduta
Presidenza del Presidente della 2ª Commissione
OSTELLARI

Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Tiziana Nisini.

La seduta inizia alle ore 16,05.

SULLA PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI ACQUISITI NEL CORSO DELLE AUDIZIONI

Il presidente OSTELLARI comunica che, a margine dello svolgimento delle audizioni svolte sul disegno di legge n. 2052 da parte degli Uffici di Presidenza integrati dai rappresentanti dei Gruppi delle Commissioni 2a e 11a riunite, sono pervenuti documenti che saranno resi disponibili sulle pagine web delle Commissioni.

IN SEDE REFERENTE

(655) Valeria FEDELI ed altri.  –  Disposizioni per la tutela della dignità e della libertà della persona contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro

(1597) Valeria VALENTE ed altri.  –  Disposizioni volte al contrasto delle molestie sessuali e delle molestie sessuali sui luoghi di lavoro. Deleghe al Governo in materia di riordino dei comitati di parità e pari opportunità e per il contrasto delle molestie sul lavoro

(1628) Maria RIZZOTTI ed altri.  –  Disposizioni per il contrasto delle molestie sessuali e degli atti vessatori in ambito lavorativo

(2358) Donatella CONZATTI e FARAONE.  –  Disposizioni in materia di eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro

(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)

Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 21 ottobre.

Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione generale.

Il senatore BALBONI (FdI) parte innanzitutto dal presupposto che la riforma dei reati sessuali del 1998 ha provocato una serie di problemi interpretativi di non poco momento: l’unificazione delle fattispecie a sfondo sessuale del codice Rocco in un’unica fattispecie – che ha come minimo comune denominatore il concetto di atto sessuale – ha destato numerose perplessità in dottrina e della giurisprudenza; ricorda anzi come la recente giurisprudenza abbia dilatato oltre ogni misura il concetto di atto sessuale, aggravando i forti problemi di compatibilità con il principio costituzionale di tassatività che la fattispecie del 1998 si trascinava fin dalle origini.

Evidenzia alcune perplessità relative al testo base, il quale si presenterebbe in alcune sue espressioni generico, fino a rischiare la violazione del canone di tipicità e di determinatezza. Suscita dubbi, in particolare, il rinvio che tale testo fa al concetto di molestie, concetto indefinito, indeterminato e che non può rientrare a stretto rigore nel più ampio concetto di atto sessuale di cui all’articolo 609-bis. Segnala che secondo il testo la querela potrebbe essere proposta a distanza di 12 mesi dal fatto: considerando soprattutto che il termine di proposizione della querela così lungo si giustifica per reati particolarmente gravi quali la violenza sessuale, le molestie sul luogo di lavoro dal punto di vista valoriale rappresentano invece un quid minus rispetto alla più grave fattispecie di cui all’articolo 609-bis c.p. Manifesta perplessità sul fatto che la querela sia irrevocabile, a differenza di quanto accade per la fattispecie di reato previsto dall’articolo 612-bis,  espressione di una ben diversa gravità e lesione del bene giuridico. Suggerisce pertanto una prima modifica, consistente nel rendere la querela revocabile almeno in forma processuale; solleva perplessità anche sull’entità della pena, a suo dire eccessiva, ipotizzando una forchetta edittale più bassa (ad esempio da 6 mesi a tre anni). Anche la stesura della norma incriminatrice appare difficilmente comprensibile, alla luce di una virgola che si frappone tra l’atto singolo e quelli ripetuti.

Il senatore PILLON (L-SP-PSd’Az), oltre a far proprie tutte le perplessità espresse dal senatore Balboni, solleva parimenti dubbi sul rispetto del principio di tassatività, in particolare per l’espressione “atti indesiderati” che ritiene tra l’altro non conforme alla definizione di molestie sessuali contenuta nelle richiamate norme convenzionali: esse invece fanno riferimento a comportamenti inaccettabili e, quindi, presuppongono condotte dotate di oggettività assai maggiore.

Denuncia, quindi, una inammissibile regressione verso un diritto penale dell’intenzione e verso, quindi, un’inaccettabile soggettivizzazione dell’illecito penale che porterebbe a porre in secondo piano invece la oggettiva lesività della condotta. Solleva perplessità poi sulla natura dogmatica dell’istituendo reato chiedendosi se si possa considerare compatibile con la continuazione o se si tratti di un reato plurimo, unisussistente o eventualmente abituale.

Il senatore CALIENDO (FIBP-UDC), convenendo con i precedenti interventi, esprime perplessità sulla formulazione normativa della proposta di testo unificato: ampi margini di indeterminatezza sono nel “considerare come discriminazione” o nell’equiparare condotte “aventi lo scopo o l’effetto”.

Il relatore CUCCA (IV-PSI) cerca di chiarire lo spirito che ha portato al testo unificato, e chiede la predisposizione di una seduta supplementare per poter meglio replicare alle varie censure che sono state presentate al testo base.

La relatrice FEDELI (PD) si associa alla richiesta del senatore Cucca chiedendo che nella giornata di domani si possa ragionevolmente trovare lo spazio per un’ulteriore riflessione sul tema.

Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.

CONVOCAZIONE DI UN’ULTERIORE SEDUTA DELLE COMMISSIONI RIUNITE

Il presidente OSTELLARI comunica che è convocata un’ulteriore seduta delle Commissioni riunite domani, mercoledì 27 ottobre, alle ore 13,30 o comunque alla prima sospensione dei lavori d’Assemblea se successiva.

La seduta termina alle ore 16,30.

272ª Seduta
Presidenza della Presidente
MATRISCIANO
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Rossella Accoto.

La seduta inizia alle ore 15,20.

IN SEDE CONSULTIVA

(2419) Deputato Giorgia MELONI ed altri.  –  Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali, approvato dalla Camera dei deputati

(Parere alla 2a Commissione. Esame e rinvio)

Il relatore ROMANO (M5S) dà conto in primo luogo della definizione di equo compenso delle prestazioni professionali recata dall’articolo 1, nonché dell’ambito di applicazione della disciplina proposta, definito dall’articolo 2.

Successivamente segnala le disposizioni concernenti la nullità di clausole e pattuizioni recate dall’articolo 3 e dà conto dell’ambito d’intervento attribuito al giudice dall’articolo 4 in ordine alla determinazione del compenso e all’eventuale condanna al pagamento di un indennizzo in favore del professionista.

Si sofferma poi sull’articolo 5, che detta la disciplina dell’equo compenso, anche riguardo alla prescrizione del diritto del professionista e agli obblighi deontologici del medesimo.

Rileva che l’articolo 10 istituisce presso il Ministero della giustizia l’Osservatorio nazionale sull’equo compenso, che, nominato per tre anni con decreto del Ministro della giustizia, avrà tra i suoi componenti un rappresentante designato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Anticipa infine la propria intenzione di proporre un parere favorevole.

Il senatore FLORIS (FIBP-UDC) chiede di rinviare l’adozione del parere ad una prossima seduta, allo scopo di consentire l’approfondimento del tema.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

(2350) Maria Cristina CANTU’ ed altri.  –  Interventi finalizzati a garantire un giusto ristoro in favore dei medici deceduti o che hanno riportato lesioni o infermità di tipo irreversibile a causa dell’infezione da SARS-CoV-2

(Parere alla 12a Commissione. Esame. Parere favorevole)

Nell’illustrare i profili di competenza, il relatore DE VECCHIS (L-SP-PSd’Az) richiama l’attenzione sulle finalità del disegno di legge in esame, volto a prevedere misure di ristoro di tipo economico per medici che, privi di tutela assicurativa, sono deceduti o hanno riportato lesioni o infermità di tipo irreversibile a causa dell’infezione da SARS-Cov-2. Pone quindi in particolare evidenza la valenza morale e sociale delle misure recate.

Propone infine di esprimere parere favorevole.

Il senatore MAFFONI (FdI) chiede ragguagli in merito ai ristori a favore del coniuge superstite.

Il relatore DE VECCHIS (L-SP-PSd’Az) dà conto delle previsioni a tale riguardo recate dall’articolo 2.

Il senatore MAFFONI (FdI) preannuncia quindi l’intenzione di voto favorevole sulla proposta di parere.

La proposta di parere formulata dal relatore, verificata la presenza del prescritto numero legale, è infine posta in votazione.

La Commissione approva unanime.

(2409) Conversione in legge del decreto-legge 8 ottobre 2021, n. 139, recante disposizioni urgenti per l’accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, nonché per l’organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali

(Parere alla 1a Commissione. Esame e rinvio)

Il relatore CARBONE (IV-PSI), nell’illustrare i profili di competenza, segnala innanzitutto l’articolo 3, che integra la disciplina in materia di possesso di un certificato verde COVID-19 ai fini dell’accesso al luogo di lavoro, prevedendo che in caso di richiesta del datore di lavoro i lavoratori siano tenuti a rendere le comunicazioni relative al possesso o alla mancanza del certificato con un preavviso idoneo a soddisfare le particolari esigenze organizzative alla base della richiesta stessa.

Si sofferma poi sull’articolo 5, volto a prevedere l’avvalimento temporaneo da parte dell’Ufficio centrale per il referendum istituito presso la Corte di Cassazione di personale della segreteria, nonché a consentire di aggregare temporaneamente alla segreteria dell’Ufficio centrale anche personale di altre amministrazioni, nel numero massimo di 360 unità, provvedendo altresì a disciplinare gli aspetti procedurali e retributivi.

La senatrice PIZZOL (L-SP-PSd’Az) esprime perplessità in merito ai contenuti dell’articolo 9, in quanto suscettibili di diminuire l’effettività della tutela della riservatezza dei dati personali.

Facendo riferimento all’articolo 3, il senatore ROMANO (M5S) formula dubbi sulla possibilità del lavoratore di comunicare in tempo utile il possesso della certificazione verde, qualora questa sia conseguente all’effettuazione di un test con tampone. Ritiene inoltre che la previsione recata dal provvedimento consenta di fatto al datore di lavoro di conoscere le modalità con cui il lavoratore ha ottenuto la certificazione, in contrasto con la tutela della riservatezza dei dati personali.

La senatrice PIZZOL (L-SP-PSd’Az) interviene nuovamente per osservare che, in quanto la vaccinazione di per sé non impedisce la trasmissione del SARS-CoV-2, mettere i non vaccinati nella condizione di doversi sottoporre ripetutamente al tampone costituisce una misura di incentivo alla vaccinazione di carattere coercitivo.

La senatrice DRAGO (FdI), intervenendo in relazione all’articolo 9, segnala la necessità di mettere a disposizione delle istituzioni scolastiche piattaforme per la didattica a distanza adeguatamente protette.

Ha quindi nuovamente la parola il senatore ROMANO (M5S), che, riguardo all’articolo 3, suggerisce di valutare la possibilità di limitare l’obbligo a carico del lavoratore alla conferma della propria presenza sul posto di lavoro.

Tenuto conto dell’andamento del dibattito, la PRESIDENTE propone di fissare alle ore 12 di giovedì 28 ottobre il termine entro il quale trasmettere al relatore eventuali proposte relative alla predisposizione della proposta di parere.

La Commissione conviene.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

IN SEDE DELIBERANTE

(2418) Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, e altre disposizioni in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Tiziana Ciprini ed altri; Chiara Gribaudo ed altri; Laura Boldrini ed altri; Silvia Benedetti ed altri; Mariastella Gelmini ed altri; Gloria Vizzini ed altri; del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e dei deputati Maria Rosaria Carfagna ed altri; Fusacchia ed altri; Maria Rosaria Carfagna

(Seguito della discussione e approvazione)

Prosegue la discussione, sospesa nella seduta del 20 ottobre.

La presidente MATRISCIANO informa che sono pervenuti tutti i prescritti pareri delle Commissioni consultate. Ricorda quindi che la Commissione ha convenuto di rinunciare a fissare il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno.

Verificata la presenza del numero legale per deliberare, con distinte, successive votazioni, la Commissione approva all’unanimità gli articoli da 1 a 6 del disegno di legge.

La presidente MATRISCIANO avverte che si passerà alla votazione del disegno di legge n. 2418 nel suo complesso.

Intervengono per dichiarazione di voto favorevole a nome dei rispettivi Gruppi i senatori FLORIS (FIBP-UDC), MAFFONI (FdI), LAUS (PD), ROMANO (M5S), CARBONE (IV-PSI), BRESSA (Aut (SVP-PATT, UV)) e LAFORGIA (Misto-LeU-Eco), nonché la senatrice ALESSANDRINI (L-SP-PSd’Az).

Il sottosegretario Rossella ACCOTO rileva con favore l’esito positivo dell’approfondita attività legislativa finora svolta, coerente anche con l’impegno assunto ai fini dell’attuazione del PNRR. Specifica quindi che il Governo intende rendere strutturale, per mezzo della legge di bilancio, la copertura finanziaria annuale recata dal disegno di legge. Segnala inoltre l’impegno per garantire la continuità dell’apporto delle consigliere di parità, in linea con le finalità del provvedimento.

Il disegno di legge n. 2418 è infine posto in votazione.

La Commissione, unanime, approva.

La presidente MATRISCIANO manifesta soddisfazione riguardo alla capacità nuovamente dimostrata dalla Commissione di conseguire con tempestività risultati di grande rilevanza grazie all’apporto costruttivo di tutti i Gruppi.

La seduta termina alle ore 15,55.

Riunione n. 3
MERCOLEDÌ 27 OTTOBRE 2021
Presidenza del Presidente della 6ª Commissione

D’ALFONSO

Orario: dalle ore  9  alle ore 9,10

PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI

MERCOLEDÌ 27 OTTOBRE 2021
7ª Seduta
Presidenza del Presidente della 6ª Commissione

D’ALFONSO

Interviene il sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze Maria Cecilia Guerra.

La seduta inizia alle ore 8,40.

IN SEDE REFERENTE

(2426) Conversione in legge del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili

(Esame e rinvio)

Il relatore per l’11Commissione LAUS (PD) rileva in primo luogo che l’articolo 8 è volto in particolare alla modifica della disciplina transitoria che riconosce l’applicazione dei trattamenti di malattia per i lavoratori dipendenti del settore privato per il periodo trascorso in quarantena precauzionale.

Osserva quindi che l’articolo 9 concerne la possibilità per i lavoratori con figli di fruire, fino al 31 dicembre 2021, di un’astensione dal lavoro con indennità nei casi di sospensione dell’attività didattica in presenza.

Segnala poi l’articolo 10, finalizzato a garantire il trattamento straordinario di integrazione salariale per i lavoratori dipendenti di Alitalia Sai e Alitalia Cityliner, nonché il successivo articolo 11, recante, in favore di alcune categorie di datori di lavoro, la possibilità di fruizione fino al 31 dicembre 2021 di un intervento di integrazione salariale con causale COVID-19.

Dopo aver dato conto dell’articolo 12, che interviene sulla disciplina in materia di mobilità volontaria nel pubblico impiego, si sofferma sull’articolo 13, recante una serie di disposizioni riguardanti la sicurezza nei luoghi di lavoro, che si caratterizzano per essere focalizzate sull’aspetto della prevenzione, senza comportare particolari aggravi a carico delle imprese. Nota inoltre che, con riguardo alle medesime finalità, l’articolo prevede nuove assunzioni volte al potenziamento dell’organico dell’Ispettorato nazionale del lavoro.

Il senatore FENU (M5S), relatore per la 6a Commissione, introduce il provvedimento per le parti di competenza, ricordando che l’articolo 1 rimodula i termini di versamento delle rate in scadenza nell’anno 2020 per alcuni istituti di definizione agevolata di carichi affidati all’agente della riscossione, rimettendo in termini i contribuenti che hanno usufruito di tali benefici con riferimento alle rate dovute nel 2020. Per effetto delle norme in esame, i pagamenti sono considerati tempestivi se effettuati nel termine riunificato del 30 novembre 2021. L’articolo 2 estende il termine per l’adempimento dell’obbligo risultante dal ruolo portandolo, per le cartelle notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021, da 60 a 150 giorni. Il successivo articolo 3 contiene norme applicabili alle rateizzazioni di somme iscritte a ruolo in corso all’inizio delle sospensioni della riscossione dovute all’emergenza COVID-19, ovvero ai piani di dilazione in essere alla data dell’8 marzo 2020. Per tali piani è prevista, tra l’altro, una decadenza lunghissima dal beneficio della dilazione, che si verifica in caso di mancato pagamento di diciotto, anziché dieci, rate anche non consecutive.

L’articolo 4 rimodula, incrementandolo, il contributo erogato dall’Agenzia delle entrate all’ente pubblico economico Agenzia delle entrate-Riscossione, per il triennio 2020-2022, ai fini dello svolgimento delle funzioni del servizio nazionale di riscossione. L’articolo 5, ai commi da 1 a 4, disciplina la destinazione e la gestione delle risorse previste per la copertura delle spese per la gestione amministrativa e l’attribuzione dei premi della lotteria dei corrispettivi. Il comma 5 prevede che il credito d’imposta riconosciuto a talune imprese che effettuano attività teatrali e spettacoli dal vivo sia utilizzabile esclusivamente in compensazione. Il comma 6 semplifica la procedura per l’affidamento all’Agenzia delle entrate-Riscossione delle attività di riscossione delle entrate delle società partecipate dalle amministrazioni locali, eliminando la necessità della delibera di affidamento da parte degli enti partecipanti prevista dalla norma previgente. I commi da 7 a 12 prevedono una procedura per il riversamento spontaneo, senza applicazione di sanzioni e interessi, di crediti d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo da parte di soggetti che li hanno indebitamente utilizzati.  Il comma 13 assoggetta alla disciplina contenuta nelle Sezioni 3.1 (“Aiuti di importo limitato”) e 3.12 (“Aiuti sotto forma di sostegno a costi fissi non coperti”) della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C (2020) 1863 final (Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19), e successive modifiche, alcune misure di agevolazione fiscale, espressamente indicate. Il comma 14 fa rientrare i revisori legali nel novero dei soggetti abilitati alla trasmissione delle dichiarazioni annuali e, quindi, all’apposizione del visto di conformità sulle dichiarazioni trasmesse.

L’articolo 6 sostituisce la disciplina del patent box, che prevede la parziale detassazione dei redditi derivanti da alcune tipologie di beni immateriali giuridicamente tutelabili, con un’agevolazione che maggiora del 90 per cento i costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a tali beni, consentendone così una più ampia deducibilità ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap. Infine, l’articolo 7 rifinanzia con complessivi 100 milioni di euro, la dotazione del Fondo per la concessione sia dei contributi (ecobonus) per l’acquisto di autoveicoli elettrici e ibridi, che dei contributi per l’acquisto di autoveicoli con fasce di emissioni superiori, nonché per gli autoveicoli commerciali, speciali ed usati.

Il PRESIDENTE ringrazia i relatori per il loro contributo. Quanto all’esercizio dell’attività emendativa, sottolinea la necessità di valutare con attenzione la compatibilità delle proposte di modifica con riferimento sia agli aspetti finanziari che alla normativa europea.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 8,55.

MERCOLEDÌ 27 OTTOBRE 2021
9ª Seduta
Presidenza del Presidente della 2ª Commissione

OSTELLARI

Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Tiziana Nisini.

La seduta inizia alle ore 14,30.

IN SEDE REFERENTE

(655) Valeria FEDELI ed altri.  –  Disposizioni per la tutela della dignità e della libertà della persona contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro

(1597) Valeria VALENTE ed altri.  –  Disposizioni volte al contrasto delle molestie sessuali e delle molestie sessuali sui luoghi di lavoro. Deleghe al Governo in materia di riordino dei comitati di parità e pari opportunità e per il contrasto delle molestie sul lavoro

(1628) Maria RIZZOTTI ed altri.  –  Disposizioni per il contrasto delle molestie sessuali e degli atti vessatori in ambito lavorativo

(2358) Donatella CONZATTI e FARAONE.  –  Disposizioni in materia di eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro

(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)

Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta di ieri.

Il senatore DAL MAS (FIBP-UDC) preliminarmente condivide le critiche espresse nella seduta di ieri da alcuni suoi colleghi in merito al provvedimento in esame; esprime, in particolare, perplessità sulla previsione che introdurrebbe l’articolo 609-ter.1 del codice penale. Solleva dubbi sull’impiego dell’espressione “comportamenti indesiderati”, in cui denuncia una palese violazione del principio di materialità in materia penale. Esprime perplessità anche per il richiamo, nell’ultimo comma dell’articolo 9 del testo base, della previsione dell’articolo 61 del codice penale: sarebbe del tutto pleonastico, dal momento che si tratta di un istituto di parte generale automaticamente applicabile anche a tutti i reati di parte speciale; ciò a meno che non si voglia suggerire – con il richiamo del solo articolo 61 ed il contestuale mancato richiamo dell’articolo 62 c.p. –  la possibilità di applicare a tale fattispecie di reato le circostanze aggravanti e non le attenuanti (scelta questa di dubbia costituzionalità).

Dichiarata chiusa la discussione generale, il relatore per la 2a Commissione CUCCA (IV-PSI), in sede di replica, con riferimento alle osservazioni espresse nella precedente seduta dal senatore Balboni, difende la scelta di predisporre un termine  per la proposizione della querela fino a 12 mesi, considerando la delicatezza dell’evento traumatico subìto e la necessità che la vittima abbia il tempo necessario per elaborare il fatto, al fine di ponderare con attenzione se  proporre la querela vincendo eventuali paure, ritrosie o resistenze dovute al fatto che la propria controparte potrebbe essere un superiore gerarchico o addirittura il proprio datore di lavoro.

Sul tema della remissione della querela ritiene necessario mantenere inalterata la scelta proposta nel testo base: ciò proprio perché si dice consapevole del fatto che altrimenti la vittima potrebbe essere oggetto di ricatti, pressioni o tentativi di trattative volte ad indurla a ritirare la querela. Ciò in considerazione della posizione di debolezza nella quale la vittima si trova, dal momento che questi fatti spesso sono posti in essere nei confronti di soggetti che si trovano in condizioni di subordinazione lavorativa.

Per quanto riguarda l’istituto della continuazione del reato, ritiene che esso non possa considerarsi inapplicabile e che dovrà essere il giudice a valutare caso per caso la ricorrenza; in merito all’estremo rigore sanzionatorio denunciato dal collega nella seduta di ieri pomeriggio, pur dicendosi disponibile a rivedere la cornice edittale delle pene, ritiene comunque le medesime non estremamente severe, posto che potranno essere mitigate dall’applicazione delle attenuanti specifiche, delle attenuanti generiche o della riduzione di pena per il rito abbreviato.

Ritiene l’impianto complessivamente condivisibile, se letto alla luce della necessità di tutelare il dipendente quale soggetto debole all’interno del contesto lavorativo di riferimento nell’ambito del quale si svolgerebbero le molestie sessuali. Ritiene inoltre che la norma dia corretta esecuzione della convenzione dell’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) sulle molestie sessuali sui luoghi di lavoro.

Dopo che la sottosegretaria NISINI ha rinunciato alla replica, su richiesta della relatrice FEDELI (PD) la Commissione, non facendosi osservazioni, conviene su un’anticipazione della scadenza per la presentazione degli emendamenti al testo base, originariamente prospettata nelle scorse sedute: il termine è definitivamente fissato per la giornata del 3 novembre prossimo, alle ore 12,30.

Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 14,45.

MERCOLEDÌ 27 OTTOBRE 2021
11ª Seduta
Presidenza del Presidente della 7ª Commissione

La seduta inizia alle ore 8,20.

IN SEDE REFERENTE

(2318) Delega al Governo e altre disposizioni in materia di spettacolo

(Seguito dell’esame e rinvio)

Prosegue l’esame sospeso nella seduta del 13 ottobre.

Il PRESIDENTE propone di posticipare alle ore 12 di mercoledì 3 novembre il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno al disegno di legge in titolo.

Convengono le Commissioni riunite.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 8,25.

 

 

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