SEDE CONSULTIVA
Giovedì 5 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO, indi della vicepresidente Tiziana NISINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.
La seduta comincia alle 14.20.
DL 124/2023: Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione.
C. 1416 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 settembre.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull’ordine dei lavori, stigmatizza l’assenza del Governo, che ritiene grave, considerata l’importanza del provvedimento in esame.
Walter RIZZETTO, presidente, rispondendo al deputato Scotto, fa notare che la presenza del Governo in tale sede non è obbligatoria.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) osserva che, seppur non obbligatoria, la presenza del Governo appare opportuna dal punto di vista politico, considerata la delicatezza dei temi in discussione.
Walter RIZZETTO, presidente, invita il deputato Scotto ad evitare polemiche strumentali, che peraltro risultano ricorrenti in ogni legislatura, facendo notare, in ogni caso, che il rappresentante del Governo è in arrivo.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), al di là di qualsiasi polemica, auspica che in futuro sia assicurata più assiduamente la presenza del Governo, alla luce degli importanti argomenti discussi in Commissione.
Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che nella precedente seduta la relatrice ha svolto la relazione introduttiva e che nella seduta odierna la Commissione procederà all’espressione del parere di competenza.
Invita, quindi, la relatrice a formulare la sua proposta di parere.
Immacolata ZURZOLO (FDI), relatrice, formula una proposta di parere, di cui raccomanda l’approvazione.
Marco SARRACINO (PD-IDP) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dalla relatrice, esprimendo la netta contrarietà al provvedimento in esame che ritiene preveda un accentramento nella gestione delle risorse di sviluppo e coesione, a danno delle regioni. Ricordato che gli stessi presidenti delle regioni hanno espresso forti critiche al riguardo, rileva che il provvedimento in esame, considerati gli interventi previsti, oltre a danneggiare il Meridione, rischia di sottrarre risorse anche alle città metropolitane del Nord. Rileva, peraltro, che la strategia dell’Esecutivo appare contraddittoria, considerato l’iniziativa intrapresa in materia di autonomia differenziata. Osservato inoltre che il provvedimento intende istituire una zona economica speciale per il Meridione senza indicare la relativa copertura finanziaria, rileva che il decreto-legge reca un contenuto eccessivamente eterogeneo, intervenendo ad esempio in una materia, come quella dell’immigrazione, estranea al suo oggetto più stretto.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) ritiene che il provvedimento in esame dimostri il dilettantismo politico del Governo in carica e il fallimento delle sue politiche migratorie. Fa notare che l’Esecutivo si limita a svolgere propaganda in materia di immigrazione, ignorando la questione migratoria, che invece richiama drammaticamente il destino di uomini e donne in difficoltà, che finiscono per essere aiutati dagli abitanti dei territori coinvolti invece che dallo Stato.
Walter RIZZETTO, presidente, invita il deputato Soumahoro a concentrare il proprio intervento sulle materie di stretta competenza della Commissione.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO), fatto notare che la questione dell’immigrazione incrocia necessariamente le materie di competenza della XI Commissione, esprime la propria contrarietà ad un provvedimento che dimostra l’inadeguatezza delle politiche del Governo.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull’ordine dei lavori, osserva che le materie di competenza della Commissione, per la loro rilevanza, si intrecciano in modo trasversale con altri argomenti, sui quali appare legittimo esprimersi.
Walter RIZZETTO, presidente, fa notare che la parte del provvedimento riguardante l’immigrazione, recante disposizioni in materia di trattenimento presso i Centri di permanenza per i rimpatri e di progettazione e realizzazione delle strutture di accoglienza, permanenza e rimpatrio, appare di competenza della I Commissione, mentre la XI Commissione è chiamata a pronunciarsi su altri aspetti, presi invece in debita considerazione nella proposta di parere della relatrice.
Dario CAROTENUTO (M5S) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice, ritenendo che il provvedimento in esame sottragga risorse al Sud e che il Governo, anche attraverso la sua iniziative in materia di autonomia differenziata, penalizzi il Mezzogiorno e tenda ad attribuire risorse a chi non ne ha bisogno.
La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023.
Doc. LVII, n. 1-bis, Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta di ieri.
Lorenzo MALAGOLA (FDI), relatore, formula una proposta di parere (vedi allegato 2), di cui raccomanda l’approvazione. Evidenzia come la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023 testimoni l’efficacia delle azioni intraprese dal Governo sul mercato del lavoro. Osservato che l’aumento dei contratti a tempo indeterminato e la diminuzione di quelli a termine dimostrano come non vi sia alcuna tendenza alla precarietà, ritiene che la misura della riduzione del cuneo fiscale non possa che apportare effetti benefici ai lavoratori.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che i gruppi PD, M5S e AVS hanno presentato proprie proposte alternative di parere.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) illustra la proposta alternativa di parere del suo gruppo, raccomandandone l’approvazione, preannunciando il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, che ritiene sia evasiva. Ritiene che il Governo non abbia alcuna politica industriale e si preoccupi esclusivamente di reperire risorse attraverso una indiscriminata privatizzazione di settori strategici, senza alcuna programmazione economica e con la previsione di condoni fiscali. Giudica poi grave che l’Esecutivo si nasconda dietro al presidente del CNEL per quanto concerne il tema del salario minimo, ignorando di affrontare tale questione. Osserva che il Governo si limita a sottrarre risorse alla sanità pubblica, alla ricerca e alla scuola, invece di promuovere misure strutturali di riduzione del cuneo fiscale e di fornire risposte al mercato del lavoro.
Valentina BARZOTTI (M5S) illustra la proposta alternativa di parere del suo gruppo, raccomandandone l’approvazione. Preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, che giudica lacunosa e insufficiente. Stigmatizza l’assenza nella NADEF di misure di contrasto alla povertà, nonostante il tema del lavoro povero sia stato posto in evidenza anche dalla Corte di cassazione, facendo notare che sempre più lavoratori rischiano di rimanere privi di qualsiasi forma di sussidio. Lamenta inoltre l’assenza di qualsiasi riferimento al fenomeno delle dimissioni dei lavoratori, sempre più frequente in un mercato del lavoro privo di tutele, nonché l’assoluta insufficienza delle iniziative in materia di prevenzione riguardo alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Fa notare, in proposito, che appare fortemente criticabile la scelta assunta dai gruppi di maggioranza, presso la VII Commissione, in sede di esame delle proposte di legge sulla diffusione della cultura della sicurezza, di far rientrare l’insegnamento della sicurezza sul lavoro solo nell’ambito delle ore dedicate all’educazione civica. Fa notare che i dai contenuti nella NADEF sono poco chiari, per quanto concerne l’occupazione, non fornendo precisazioni sulla natura dei rapporti coinvolti.
Francesco MARI (AVS) illustra la proposta alternativa di parere del suo gruppo, raccomandandone l’approvazione.
Preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, facendo notare che il Governo appare incapace di svolgere adeguate politiche attive del lavoro e si limita a fare propaganda. Fa notare, infatti, che gli effetti delle politiche sul lavoro si possono valutare solo dopo molto tempo, ritenendo demagogico affermare che una ripresa del mercato del lavoro sia ascrivibile a misure solo di recente assunte dal Governo. Fa notare inoltre che la NADEF fa riferimento all’incremento dei contratti a tempo indeterminato, senza specificare tuttavia che molti di tali rapporti sono part-time, in tal modo fornendo un dato fuorviante.
Walter RIZZETTO, presidente, nessuno altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere del relatore, avvertendo che, se questa risulterà approvata, risulteranno precluse le proposte alternative presentata dai gruppi PD, M5S e di AVS, che non verranno, quindi, poste in votazione.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Sui lavori della Commissione.
Dario CAROTENUTO (M5S), intervenendo sui lavori della Commissione, intende esprimere il suo più sentito cordoglio per l’ennesima tragedia avvenuta sul luogo di lavoro, in particolare a Napoli, nel quartiere Secondigliano, in un cantiere della metropolitana. Giudicato assurdo che in un’epoca in cui ci si può giovare del supporto della tecnologica possano registrarsi eventi mortali come quello testé richiamato, ritiene che la Commissione debba concentrarsi maggiormente sul tema della sicurezza del lavoro, al fine di scongiurare il più possibile il verificarsi di simili tragedie.
Walter RIZZETTO, presidente, si associa al cordoglio per la morte dell’operaio avvenuta a Secondigliano, condividendo la necessità di prestare la massima attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro.
La seduta termina alle 15.20.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Giovedì 5 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.
La seduta comincia alle 15.20.
5-01419: Sullo stato di avanzamento dei progetti di superamento degli insediamenti abusivi dei lavoratori in agricoltura previsti dal PNRR.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) rinuncia ad illustrare la sua interrogazione.
Il Sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO), replicando, fa notare che il rappresentante del Governo non ha fornito alcuna risposta ai quesiti posti dall’interrogazione, in particolare, sulla preannunciata stipula delle convenzioni con i comuni. Osservato che la maggior parte dei braccianti vive ancora in baracche prive di servizi essenziali, invita il Governo a svolgere un sopralluogo nei territori interessati, in modo da verificare la situazione e assumere iniziative urgenti, al fine di contrastare lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, che determina sempre più frequentemente morti tragiche.
5-01420: Iniziative a tutela dei lavoratori e dei livelli occupazionali dell’Agenzia di stampa Dire.
Marcello COPPO (FDI), cofirmatario dell’interrogazione, rinuncia ad illustrarla.
Il Sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Marcello COPPO (FDI) ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta che testimonia la disponibilità del Governo ad affrontare la questione della tutela dei lavoratori richiamati nell’interrogazione.
5-01421: Iniziative volte a restituire credibilità alla gestione di Anpal Servizi Spa.
Emiliano FOSSI (PD-IDP) illustra la sua interrogazione.
Il Sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Emiliano FOSSI (PD-IDP), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatto, facendo notare che i fatti gravi per i quali risulta indagato il presidente di ANPAL Servizi Spa risultano successivi all’operazione di spoil system avviata dal Governo, che risulta dunque oggettivamente responsabile. Fa notare che l’Esecutivo sembra seguire la doppia morale, proteggendo i più forti e contrastando i più fragili.
5-01422: Sulla stabilizzazione dei lavoratori precari addetti ai servizi di manovalanza e facchinaggio presso le basi e i reparti dell’Amministrazione della difesa.
Dario CAROTENUTO (M5S) illustra la sua interrogazione.
Il Sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Dario CAROTENUTO (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, non comprendendo come si possano penalizzare lavoratori che hanno lavorato per la pubblica amministrazione in maniera continuativa per anni e che percepiscono redditi al di sotto della soglia di povertà. Ritiene indegno di un paese civile stanziare risorse per le armi e per i settori della difesa e non aiutare lavoratori precari in difficoltà, che meriterebbero una stabilizzazione per l’esperienza maturata.
5-01423: Iniziative volte a garantire che nella piattaforma per richiedere il supporto per la formazione e il lavoro siano presenti corsi di formazione immediatamente e realmente fruibili dall’utenza.
Francesco MARI (AVS) rinuncia ad illustrare la sua interrogazione.
Il Sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Francesco MARI (AVS), replicando, fa notare che continuerà a monitorare la situazione relativa al supporto per la formazione e il lavoro dei soggetti in questione, rilevando che, allo stato, appare palese come tali corsi di formazione siano insufficienti e impediscano di fruire dell’indennità prevista dalla normativa vigente. Dopo aver fatto notare che spesso tali corsi non sono realmente fruibili, per come proposti, fa notare che i patronati sono gravati di ulteriori carichi di lavoro senza che sia riconosciuto alcun rimborso. Auspica, in conclusione, che il Governo risolva la questione quanto prima.
La seduta termina alle 15.55.
AVVERTENZA
Il seguente punto all’ordine del giorno non è stato trattato:
COMITATO RISTRETTO
Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche.
C. 153 Serracchiani, C. 202 Comaroli, C. 844 Gatta, C. 1104 Barzotti e C. 1128 Rizzetto.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 4 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO.
La seduta comincia alle 15.
Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023.
Doc. LVII, n. 1-bis, Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione avvia l’esame del provvedimento in titolo.
Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che i deputati possono partecipare in videoconferenza secondo le modalità stabilite nella riunione della Giunta per il Regolamento.
Osserva che la Commissione è chiamata ad esaminare in sede consultiva la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF) 2023, che, insieme con l’annessa Relazione, reca un aggiornamento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica.
In sostituzione del relatore, temporaneamente impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, rileva che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023 reca un aggiornamento del quadro tendenziale e di quello programmatico, con riferimento tanto alle grandezze macroeconomiche quanto agli obiettivi di finanza pubblica, alla luce dell’evoluzione del quadro macroeconomico rispetto allo scenario in cui si era inquadrato il Documento di economia e finanza.
La Nota di aggiornamento è accompagnata da quattro Allegati: la Nota illustrativa sulle leggi pluriennali di spesa in conto capitale a carattere non permanente (Allegato I); il Rapporto programmatico recante gli interventi in materia di spese fiscali (Allegato II); il Rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto dell’evasione fiscale e contributiva (Allegato III); la Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva (Allegato IV).
Si prevede, rispetto al quadro programmatico del Documento di economia e finanza (DEF) 2023, un incremento sia del tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni sia del valore strutturale del medesimo tasso (in quest’ultimo sono escluse le misure considerabili una tantum dalla Commissione europea e le variazioni imputabili alla congiuntura economica); per tali incrementi, proposti dagli atti in esame, è necessaria l’autorizzazione a maggioranza assoluta da parte di ciascuna Camera.
La motivazione della proposta fa riferimento all’esigenza di adottare misure in relazione al rallentamento del quadro macroeconomico nazionale, al peggioramento delle prospettive di crescita a livello globale, ad una crescita del livello dei prezzi ancora sostenuta, la quale incide sia sul potere di acquisto delle famiglie sia sulla competitività delle imprese.
Rispetto all’andamento tendenziale, le suddette proposte di variazione determinano una disponibilità di risorse per l’adozione di nuovi interventi per l’anno in corso e per gli anni 2024 e 2025 (per l’anno 2026, invece, i nuovi valori proposti, benché superiori a quelli del suddetto precedente quadro programmatico, sono inferiori al livello tendenziale, mentre, a decorrere dal 2027, l’incremento di indebitamento oggetto della presente richiesta di autorizzazione concerne esclusivamente la variazione dell’importo degli interessi passivi, conseguente al maggior disavanzo). In particolare, i margini finanziari che si rendono disponibili, in base alla proposta in oggetto, sono pari a 3,2 miliardi per l’anno 2023, 15,7 miliardi per l’anno 2024 e 4,6 miliardi per l’anno 2025; tali valori includono anche l’incremento di spesa per interessi passivi conseguente al maggior disavanzo.
Riguardo all’impiego delle risorse che si rendono così disponibili, la Nota di aggiornamento in esame e l’annessa Relazione indicano che: quelle suddette relative al 2023 saranno in particolare destinate, mediante decreto-legge, all’anticipo della decorrenza del conguaglio concernente il calcolo della perequazione dei trattamenti pensionistici, a misure per il personale delle pubbliche amministrazioni e alla gestione dei flussi migratori; i margini suddetti relativi agli anni 2024 e 2025 saranno utilizzati, nell’ambito del prossimo disegno di legge di bilancio, per l’adozione di misure riduttive (relative all’anno 2024) del cuneo fiscale e contributivo sul lavoro, per l’attuazione della prima fase della riforma fiscale, per misure di sostegno delle famiglie e della genitorialità, per la prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego, con particolare riferimento al settore della sanità, per il potenziamento degli investimenti pubblici, con priorità per quelli previsti nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), nonché per il rifinanziamento di altre misure già previste per gli anni precedenti.
Più in particolare, il nuovo quadro programmatico proposto prevede: un incremento del PIL (in termini reali e non nominali) pari allo 0,8 per cento nell’anno in corso, all’1,2 per cento nel 2024, all’1,4 per cento nel 2025 e all’1,0 per cento nel 2026; un tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni (in rapporto al PIL) pari al 5,3 per cento per l’anno in corso, al 4,3 per cento per il 2024, al 3,6 per cento per il 2025 e al 2,9 per cento per il 2026; un tasso di indebitamento netto strutturale delle pubbliche amministrazioni (nel quale, come detto, sono escluse dal computo le misure considerabili una tantum dalla Commissione europea e le variazioni imputabili alla congiuntura economica) pari (sempre in rapporto al PIL) al 5,9 per cento per l’anno in corso, al 4,8 per cento per il 2024, al 4,3 per cento per il 2025 e al 3,5 per cento per il 2026; un tasso di disoccupazione pari al 7,6 per cento per l’anno in corso, al 7,3 per cento per il 2024, al 7,2 per cento per il 2025 e al 7,1 per cento per il 2026.
Riguardo ai profili di interesse della Commissione, relativi al mercato del lavoro, con particolare riferimento alle recenti tendenze dell’occupazione e delle retribuzioni, la Nota sottolinea, in primo luogo, come, nonostante l’elevata inflazione e il rallentamento del ciclo economico, nella prima parte del 2023 si siano registrati una diminuzione del numero di soggetti disoccupati ed un aumento degli occupati, seppur, con riferimento a questi ultimi, con un divario ancora significativo rispetto al livello della fase pre-pandemica (divario pari, nel secondo trimestre, a 81,2 mila unità).
In particolare, nel secondo trimestre del 2023 il tasso di occupazione ha raggiunto il 61,5 per cento a giugno, diminuendo leggermente al 61,3 per cento a luglio (+0,3 punti rispetto al primo trimestre), con un aumento dei lavoratori autonomi e dei dipendenti a tempo indeterminato e una diminuzione di quelli a termine, e il tasso di disoccupazione è sceso al 7,6 per cento (-0,3 per cento rispetto al primo trimestre), che, come segnalato dalla Nota, rappresenta il valore più basso nell’ultimo decennio, anche in seguito alla riduzione delle persone in cerca di occupazione.
Sul punto, la Nota evidenzia che le dinamiche sottostanti l’andamento del mercato del lavoro sono strettamente connesse al cambiamento della struttura demografica e alla contrazione della popolazione in età lavorativa, caratterizzata in particolare da una diminuzione delle forze di lavoro nella fascia di età 35-49 anni.
Per quanto riguarda le tendenze dei salari, il Governo sottolinea la crescita comunque contenuta delle retribuzioni. In particolare, quelle di fatto per dipendente hanno registrato dapprima un incremento nel primo trimestre (+1,1 per cento rispetto al trimestre precedente) – dovuto alla corresponsione di somme una tantum nel comparto dei servizi – per poi subire un rallentamento (dello 0,3 per cento) nel secondo trimestre. Le retribuzioni contrattuali per dipendente, invece, hanno avuto un leggero incremento nel secondo trimestre (+0,7 per cento rispetto al trimestre precedente). Su base annua, le retribuzioni contrattuali hanno accelerato nel secondo trimestre, al 2,7 per cento (dal 2,2 per cento nel primo trimestre del 2023), in conseguenza dell’effetto del recepimento dei nuovi CCNL.
A livello tendenziale, la Nota evidenzia che, malgrado la revisione lievemente al ribasso della previsione di crescita per il 2023 rispetto al DEF (conseguente ad un’espansione del PIL nella prima metà dell’anno inferiore alle attese), grazie al risultato acquisito nei primi sei mesi dell’anno, la crescita annuale degli occupati risulterà comunque pari all’1,4 per cento. Tale crescita del numero di occupati proseguirà anche nel triennio successivo, anche se a tassi inferiori rispetto al recente passato, arrivando a circa 24 milioni nel 2026.
Contestualmente ad un aumento dell’offerta di lavoro, nel 2023 il tasso di disoccupazione si attesta in media al 7,6 per cento, per poi diminuire progressivamente nel triennio successivo sino ad arrivare al 7,2 per cento nel 2026.
Per il 2023 la produttività del lavoro (misurata in rapporto al PIL) diminuisce dello 0,5 per cento, per poi tornare a salire a partire dal 2024 e restare lievemente positiva lungo tutto l’arco temporale considerato (fino al 2026).
Come già detto, con riferimento allo scenario programmatico, la Nota evidenzia che, alla luce della legislazione vigente e della revisione degli obiettivi di deficit programmatico rispetto al DEF (conseguente alla necessità di conciliare la previsione di un sostegno immediato all’economia con gli obiettivi di finanza pubblica), si rendono disponibili risorse per il triennio 2023-2025, soprattutto per il 2024.
Sul punto, come già richiamato, la Nota sottolinea che gran parte di tali risorse aggiuntive riferite al 2024 saranno utilizzate nella prossima legge di bilancio per la prosecuzione, nel medesimo anno, della misura già introdotta ai fini della riduzione del cuneo fiscale e contributivo, attraverso la decontribuzione dei redditi da lavoro dipendente. Relativamente a tale misura, il Governo sottolinea che il sostegno ai redditi dei lavoratori può contribuire a limitare la pressione sui salari e i conseguenti effetti inflazionistici e a sospingere la crescita del PIL prevalentemente tramite l’impulso fornito ai consumi. La maggiore domanda, che verrebbe così a crearsi, stimolerebbe ulteriormente l’attività delle imprese, con un impatto positivo non solo sugli investimenti fissi lordi (3,0 per cento), ma anche sulla dinamica dell’occupazione, con una diminuzione del tasso di disoccupazione nel 2026 (7,1 per cento) lievemente maggiore rispetto al quadro tendenziale (7,2 per cento).
Sulla dinamica dell’occupazione influirà anche l’aumento dell’offerta di lavoro, da realizzarsi anche, come previsto nella legge di delega al Governo per la riforma fiscale attraverso l’applicazione di un’imposta sostitutiva proporzionale sulla tredicesima mensilità, sui premi di produttività e sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia.
La Nota analizza altresì gli effetti sull’indebitamento netto della pubblica amministrazione dei principali provvedimenti adottati a partire da marzo 2023.
Per quanto riguarda le misure volte a sostenere i lavoratori e a favorire l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro, tali provvedimenti hanno riguardato, in particolare: il rafforzamento dell’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti (cuneo fiscale) per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023; l’innalzamento per il 2023 a 3.000 del valore dei beni ceduti e dei servizi che non concorre a formare il reddito di lavoro dipendente; l’introduzione del Supporto per la formazione e il lavoro e relativi incentivi; gli interventi sulla disciplina della sicurezza sul lavoro, tutela contro gli infortuni e sostegno alle famiglie delle vittime; l’introduzione, dal 1° gennaio 2024, dell’Assegno di inclusione e relativi incentivi, in sostituzione del Reddito di cittadinanza; la previsione di misure a favore dei lavoratori dipendenti di Alitalia – Società aerea italiana Spa e Alitalia Cityliner Spa; la previsione di interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, tra cui: il riconoscimento di un’indennità in favore dei lavoratori subordinati del settore privato impossibilitati a prestare attività lavorativa; il riconoscimento di un’indennità una tantum in favore dei lavoratori autonomi che hanno dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi alluvionali.
In materia di personale della pubblica amministrazione, la Nota, inoltre, evidenzia che, in applicazione della Raccomandazione n. 2, i decreti-legge n. 44 e n. 75 del 2023 recano disposizioni volte ad accrescere il capitale umano delle amministrazioni pubbliche impegnate nell’attuazione del PNRR.
I richiamati decreti-legge, infatti, contengono, tra le altre, misure per stabilizzare il personale a tempo determinato, per accelerare lo svolgimento dei concorsi pubblici, nonché per favorire l’assunzione di giovani. In particolare: vengono ampliate le possibilità di ricorso ai concorsi unici e di scorrimento delle graduatorie in corso di validità; talune assunzioni vengono consentite anche senza il previo esperimento delle procedure di mobilità; si prevede che gli enti territoriali possano procedere alla stabilizzazione del personale già in servizio sino al 31 dicembre 2026; si riconosce ad alcune amministrazione pubbliche, fino al 31 dicembre 2026, la possibilità di assumere giovani laureati con contratto di apprendistato o studenti di età inferiore a 24 anni con contratto di formazione e lavoro. Tale rapporto può successivamente trasformarsi a tempo indeterminato, a condizione della sussistenza dei requisiti per l’accesso al pubblico impiego e della valutazione positiva del servizio prestato.
Ricorda infine che, a completamento della manovra di bilancio 2024-2026, il Governo dichiara quali collegati alla decisione di bilancio i seguenti disegni di legge in materia di lavoro e previdenza: interventi in materia di disciplina pensionistica e misure a sostegno delle politiche per il lavoro.
Tra gli altri provvedimenti collegati di interesse della Commissione, si segnalano: un disegno di legge recante interventi in favore delle politiche di contrasto della povertà; un codice in materia di disabilità; un disegno di legge di rafforzamento del sistema della formazione superiore e della ricerca; un disegno di legge recante disposizioni in materia di sviluppo della carriera dirigenziale e della valutazione della performance del personale dirigenziale e non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni.
Valentina BARZOTTI (M5S) ritiene che la Nota in esame rechi informazioni fuorvianti e lacunose, segnalando, in particolare, che laddove si fa riferimento ad un presunto aumento di occupazione, non viene specificata la tipologia di rapporti di lavoro coinvolti. Rileva, infatti, che un aumento di contratti a tempo determinato non determinerebbe altro che un incremento di precarietà. Non comprende poi come si possa fare riferimento ad un incremento delle retribuzioni, considerato i bassi livelli salariali del nostro Paese, che richiederebbero piuttosto la determinazione di un salario minimo legale. Al riguardo, si riserva di valutare il contenuto della documentazione trasmessa alle Camere dal CNEL sul tema, osservando che il tema del lavoro povero in Italia andrà affrontato con la massima serietà, anche alla luce della più recente giurisprudenza che delinea un quadro non dignitoso dei livelli salariali in Italia. Lamenta quindi l’assenza nella NADEF di qualsiasi stima sui costi derivanti dagli infortuni sul lavoro e dalle malattie professionali, facendo notare che sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro e della prevenzione servirebbe ben altra attenzione da parte del Governo. Rileva infine come non si faccia nel provvedimento in esame alcuna menzione del fenomeno delle dimissioni dei lavoratori, indotti sempre più frequentemente a lasciare il proprio posto di lavoro a causa dell’impossibilità di avvalersi di adeguati di strumenti di conciliazione tra vita e lavoro.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) stigmatizza anzitutto l’assenza del Governo nonché la scarsa affluenza dei gruppi di maggioranza, che ritiene gravi considerata l’importanza del provvedimento in discussione, auspicando che vi sia una maggiore partecipazione quantomeno nella seduta di domani, in cui è prevista la deliberazione di competenza della Commissione. Alla luce della trasmissione della documentazione da parte del CNEL sulla questione del salario minimo, che si riserva di approfondire, ritiene opportuno che la Commissione svolga un’audizione del presidente del CNEL prima della ripresa in Assemblea dell’esame del provvedimento presentato sull’argomento dalle opposizioni. Ricordato, peraltro, che sul tema del salario minimo legale è stata di recente pronunciata una sentenza da parte della Corte di cassazione nella quale si fa riferimento ad un salario minimo costituzionale, ritiene che su tale questione serva la massima attenzione da parte della Commissione.
Lorenzo MALAGOLA (FDI), relatore, intervenendo da remoto, dopo aver precisato di essersi collegato in videoconferenza con lieve ritardo per un problema tecnico, evidenzia come la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023 rechi dati che appaiono in linea con l’indirizzo politico seguito dal Governo in carica e dimostrano gli apprezzabili risultati raggiunti. In risposta ad alcune considerazioni svolte dalla deputata Barzotti, fa notare che nella Nota si fa riferimento ad un aumento dell’occupazione anche in relazione ai contratti a tempi indeterminato, a testimonianza di una evoluzione positiva del mercato del lavoro. Quanto alla questione del salario minimo, ritiene che ci sia tutto il tempo per valutare la documentazione trasmessa dal CNEL in tempi utili per la ripresa della discussione del tema in Assemblea, osservando che le informazioni recate dalla NADEF riguardo alla crescita delle retribuzioni siano comunque incoraggianti.
Chiara TENERINI (FI-PPE), facendo riferimento ad alcune osservazioni svolte nel dibattito odierno, evidenzia come la Nota in esame faccia in realtà riferimento ad un aumento dei lavoratori autonomi e dei dipendenti a tempo indeterminato nonché ad una diminuzione di quelli a termine, non rinvenendosi dunque alcuna tendenza alla precarietà. Fa altresì notare che finalmente sono state assunte misure di riduzione del cuneo fiscale che si pongono a tutela dei redditi medio bassi, nonostante lo scenario geopolitico non favorevole e un quadro finanziario non facile, ereditato dal passato. Ritiene dunque che Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023 dimostri come il Governo stia procedendo lungo una direzione virtuosa. Quanto ad alcune considerazioni svolte dal deputato Scotto, ritiene che il grado di partecipazione ai lavori della Commissione possa anche risultare variabile in alcune circostanze, sia da una parte sia dall’altra, ricordando, ad esempio, che, di recente, durante lo svolgimento di alcune audizioni informali richieste dalle minoranze sul tema del salario minimo l’affluenza dei gruppi di opposizione non è stata di certo elevata.
Walter RIZZETTO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.25.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.35.