I preavvisi di licenziamento nelle imprese statunitensi hanno raggiunto per il solo mese di settembre la cifra record di 248.332, con 1.371.688 licenziamenti nei primi nove mesi del 2001, secondo le statistiche fornite dallo studio Challenger, Gray and Christmas. I dati relativi a settembre sono in aumento del 77% rispetto ad agosto, e del 421% rispetto al settembre del 2000. La crisi causata dagli attacchi terroristici contro gli Usa pesa comunque sempre più sulle compagnie aeree e sull’industria aeronautica. Nelle ultime 24 ore, l’Europa registra che la compagnia olandese Klm ha valutato in 50 milioni di euro il mancato guadagno causato dall’attacco alle Twin Towers l’11 settembre scorso, e ha annunciato una riduzione dei voli del 15% che coinvolgerà direttamente 2.500 addetti. La compagnia vuole mettere 12.000 dipendenti in part-time e prevede così, riducendo i salari, di risparmiare 60 milioni di euro da qui al primo aprile. British Midland è pronta a tagliare 600 addetti su 5.500 e a fermare a terra 8 dei suoi 57 apparecchi. British Airways ha subito a settembre un calo di passeggeri del 22%. In particolare il traffico dei passeggeri della prima classe e della classe business è sceso del 32,2% su base mensile, e quello della classe economica del 20%. Le prenotazioni per il mese di ottobre fanno presagire un calo valutato fra il 25 al 30%. Il gestore aeroportuale Baa ha registrato, dall’11 al 30 settembre un calo del 10,6% di passeggeri transitati dai suoi 7 aeroporti nel Regno Unito rispetto allo stesso periodo del 2000.
Gli aerei della Swissair, rimasti a terra per due giorni perchè non si riusciva a pagare il carburante, sono ripartiti ieri mattina e oggi la compagnia dovrebbe garantire 160 voli, un terzo del programma abituale. Questa ripresa delle attività è stata possibile grazie a un prestito di 450 milioni di franchi svizzeri concesso dal governo federale che permetterà alla Swissair di assicurare i suoi collegamenti fino al 28 ottobre, data prevista per la sua liquidazione e il trasferimento di 2 terzi delle sue attività alla Croissair. La compagnia belga Sabena (partecipata al 49,5% da Swissair) ha interrotto i pagamenti da ieri per tutelarsi dai suoi creditori e preparare un piano di ristrutturazione. Il governo belga ha anche autorizzato in favore della compagnia di bandiera un prestito di 125 milioni di euro.
La francese Air Littoral ha calcolato in 30,79 milioni di euro i ”danni diretti” delle difficoltà finanziarie di Swissair. Alitalia, per far fronte all’aumento dei costi, è pronta ad aumentare il prezzo dei suoi biglietti di 6 euro per ogni volo.
La compagnia privata portoghese Portugalia aumenterà del 5% il prezzo dei biglietti d’aereo a partire dal 21 ottobre. Tap Air Portugal si aspetta una riduzione del suo traffico da 5 a 10%, un trend che durerà fino alla fine dell’anno e si ripercuoterà in proporzione uguale sui suoi benefici operativi. La compagnia ha perso 2 milioni di euro negli otto giorni che hanno seguito l’attentato americano. Il coefficiente di occupazione degli aerei è stato in settembre del 72,5%, 5,5 punti in meno della percentuale prevista.
Per quanto riguarda invece la situazione in America, la Boeing ha consegnato 120 apparecchi commerciali nel terzo trimestre, 19 in meno di quelli previsti prima dell’attentato. United Airlines, Delta et Usairways, rispettivamente seconda, terza e quinta compagnia aerea americana, hanno registrato a settembre un calo di oltre il 30% del loro traffico in rapporto allo stesso mese del 2000.
In Medioriente, la Kuwait Airways Corporation (Kac) in ottobre ha ridotto i suoi voli da e per alcuni Paesi arabi. Royal Jordanian ha invece deciso di aumentare di 5 dollari il prezzo dei suoi biglietti.
In Asia, la compagnia di bandiera tailandese Thai Airways International (Thai) ha annunciato una riduzione dei suoi collegamenti e la soppressione di un centinaio di posti di lavoro per ridurre i costi. Japon Airlines (Jal) e All Nippon Airways (Ana), le due principali compagnie aeree giapponesi, di fronte al calo dei passeggeri ridurranno temporaneamente i loro voli destinati agli Stati Uniti.
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