Nella sua consueta analisi mensile, il Centro studi Confindustria evidenzia che nel terzo trimestre 2016 la produzione industriale in Italia aumenta dello 0,8% (da -0,2% nel secondo trimestre), grazie al +1,7% ad agosto e nonostante il -1,8% stimato a settembre.
Scendono le attese (saldo dei giudizi a 9,0 da 9,3). Nelle costruzioni l`attività è salita del 3,4% ad agosto, portando a +1,4% l`acquisito nel trimestre.
La correzione tecnica prevista a settembre, oltre a ridurre il rimbalzo nel terzo trimestre determina un trascinamento negativo nel quarto sia nell`industria che nelle costruzioni. Ciò è coerente con un Pil in recupero nei mesi estivi (+0,26% la nuova stima Csc) e in rallentamento nel quarto. L`anticipatore Ocse, in calo da 8 mesi (-0,07% ad agosto), preannuncia debolezza.
A settembre il Pmi composito segnala una più lenta espansione dell`attività rispetto ad agosto (-0,7 punti, a 51,1). L`indice nel terzo trimestre è inferiore a quello medio del secondo (51,7 contro 52,3). Il Pmi manifatturiero è risalito sopra 50 (51,0 da 49,8) grazie a produzione, ordini ed esportazioni. Nei servizi l`attività ha rallentato più delle attese (50,7 da 52,3), con ordini in frenata e occupazione piatta.
A settembre le condizioni per investire risultano “meno favorevoli”: il saldo dei giudizi si è attestato a -1,2 (da 6,1 a giugno). Peggiorano anche le attese a tre mesi sulle condizioni in cui operano le imprese (saldo a 1,7 da 4,9) e le valutazioni sull`andamento degli investimenti nel secondo semestre 2016 (saldo a 8,5 da 12,1; Banca d`Italia-Il Sole 24 Ore).
Tra i produttori di beni strumentali, dopo il calo dei giudizi sugli ordini interni nel terzo trimestre (-24,0; Istat), il rimbalzo di ottobre (-13,0, top da 8 anni) prelude a una ripartenza dei piani di investimento a inizio 2017. Gli indicatori sui consumi non mostrano un`accelerazione nei mesi estivi, dopo +0,1% in primavera. Le vendite al dettaglio sono calate dello 0,2% ad agosto (dopo -0,3% in luglio). A settembre immatricolazioni di auto su del 2,1% (+3,1% in agosto), ma piatte nel terzo trimestre.
Incerti gli sviluppi futuri: il saldo dei giudizi sugli ordini interni dei produttori di beni di consumo è stabile a -16,3 nel terzo trimestre (-15,0 a ottobre); la fiducia dei consumatori è in calo anche in ottobre (a 108 da 108,6). Ciò fa prevedere il perpetuarsi di un atteggiamento parsimonioso, nonostante l`aumento del reddito disponibile reale (+1,1% nel secondo trimestre da +1,0% nel primo).