“Sul tema dei controlli nel decreto del governo c’è una contraddizione: se gli impianti audiovisivi e di controllo a distanza possono essere utilizzati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e la tutela del patrimonio aziendale, com’è possibile che le informazioni raccolte siano utilizzabili a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro? Anche per i provvedimenti disciplinari?”. Lo ha dichiarato in una nota Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera.
“Su questo punto – continua Damiano – esiste una evidente contraddizione che va superata, perché non è sufficiente che sia data al lavoratore ‘adeguata informazione delle modalità d’uso degli strumenti e di effettuazione dei controlli. Infine per quanto riguarda i nuovi strumenti in uso ai lavoratori, come telefonini o tablet, il loro utilizzo può essere regolamentato attraverso accordi di categoria. In questo modo si fugherebbe ogni dubbio e non si lascerebbe spazio alle interpretazioni”. Quindi conclude: “Il lavoro delle commissioni parlamentari può correggere queste contraddizioni”.