I posti di lavoro nel settore metalmeccanico lombardo continuano a ridursi. Secondo i dati delle liste di mobilità compilate dai centri per l’impiego delle diverse province consultati dalla Fiom-Cgil, a febbraio 2013 in tutta la Lombardia hanno perso il posto di lavoro 942 metalmeccanici. Un numero in crescita se si considera che a gennaio 2013 i posti persi sono stati 829 e a febbraio del 2012, invece, 834. E si tratta numeri che si riferiscono soltanto alla grande industria. Non sono infatti inclusi nel conteggio – perché non ancora disponibili – i numeri dei licenziati con la legge 236, prevista per le aziende con meno di 15 dipendenti.
Le province più colpite sono quelle di Bergamo, con 272 licenziamenti, più del doppio di gennaio 2013 (115). Seguono Milano, dove c’è stato un dimezzamento della perdita di posti passati dai 383 di gennaio ai 174 di febbraio, Monza e Brianza dove la perdita è quasi triplicata passando dai 50 di gennaio 2013 ai 130 di questo mese e Pavia dove si è passati dai 6 di gennaio ai 79 di febbraio. “Al nuovo presidente della Regione Roberto Maroni chiediamo non solo di occuparsi dei temi generali del territorio ma da subito dell’emergenza lavoro che puntualmente, anche nel mese di febbraio, si è verificata”, afferma Mirco Rota, segretario generale Fiom Cgil Lombardia.