“Dovrà essere una mobilitazione capace di parlare oltre ai lavoratori per rivolgersi direttamente ai clienti, ai consumatori e a tutti i cittadini, perché c’è bisogno di banche vicine al territorio e che riaprano i rubinetti del credito”. E’ quanto affermato dal segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale “contro la disdetta unilaterale data dall’Abi al contratto nazionale, prosegue il segretario, tutto il sindacato risponderà unitariamente con lo sciopero del 31 ottobre per difendere il contratto e il fondo di sostegno al reddito e all’occupazione”.
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