I dati dell’Istat “dimostrano ancora una volta che senza un patto tra il Governo, le parti sociali, le regioni, le istituzioni locali, le banche, tutte le forze responsabili del paese, non ci potrà essere un rilancio degli investimenti e nuova occupazione”. Lo sottolinea in una nota il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan.
“I provvedimenti del Governo previsti dalla ultima legge di stabilità sugli incentivi ai contratti a tempo indeterminato sono un segnale sicuramente importante, ma da soli non bastano a suscitare quella svolta necessaria sullo sviluppo, come dimostra l’ennesima doccia gelata di oggi dell’Istat. La crescita negli ultimi mesi del tasso di disoccupazione femminile e dei giovani, salito al 42,6% è un dato preoccupante, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno dove la situazione è oggi davvero drammatica”.
“Per creare nuova occupazione – ha aggiunto – occorre favorire gli investimenti, con una nuova politica industriale e di sviluppo che fissi obiettivi precisi da raggiungere e gli impegni reciproci di tutte le parti in campo. Non è con l’autosufficienza della politica che si possono risolvere i problemi occupazionale e sociali del paese. Il Governo deve cambiare strategia, coinvolgendo le parti sociali in una nuova stagione di responsabilità collettiva che veda il lavoro come tema centrale ed unificante dell’agenda politica ed economica di tutto il paese”.