La casa automobilistica accusa i dipendenti e sostiene che sarebbe lo sciopero dei lavoratori della Hyundai il principale imputato per il calo della produzione industriale coreana registrato a dicembre. Nessuno parla, però, delle violenze esercitate dal governo e da alcuni imprenditori sui lavoratori sudcoreani, che hanno sollevato una tale indignazione nel mondo al punto da spingere i sindacati metalmeccanici mondiali a promuovere, la settimana scorsa, una giornata internazionale di protesta.
E’ vero che il 2001 si è chiuso per la Corea del Sud con una flessione dell’output del 2,4%, dovuta in gran parte alla paralisi degli impianti della principale casa automobilistica nazionale, ma nonostante si tratti del peggior risultato raggiunto negli ultimi 15 mesi, gli economisti e i responsabili di governo sono comunque convinti che già a partire da questo mese la produzione riconquisterà ritmi più accelerati.
L’agitazione ha paralizzato le attività di produzione dal 28 novembre al 17 dicembre e si è conclusa solo quando la società ha acconsentito a concedere un aumento salariale del 9,1% sulle buste paga di tutti gli operai.
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