Ad aprile 2015, l’avanzo del commercio con l’estero è salito a 3,7 miliardi (+3,5 miliardi ad aprile 2014). Al netto dell’energia, la bilancia risulta positiva per 7 miliardi. Nei primi quattro mesi l’attivo raggiunge 11,5 miliardi. Lo ha comunicato l’Istat.
Sempre ad aprile, la crescita tendenziale dell’export è particolarmente sostenuta per Stati Uniti (+36,3%), Cina (+17,9%) e Regno Unito (+14,8%), mentre una forte flessione si registra per la Russia (-29,5%). In marcata crescita le vendite di autoveicoli (+51,2%). Gli acquisti dai paesi Eda (+50,8%) e quelli di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+36,7%) sono in forte crescita.
Crescono inoltre, sempre ad aprile, esportazioni e importazioni. Secondo l’istituto di statistica, infatti, l’esport è salito del 9% su base annua e l’import del 9,3%. Rispetto a marzo, invece, il valore delle importazioni è sostanzialmente stazionario, mentre per le esportazioni si rileva una lieve flessione (-0,8%).
L’ampia crescita tendenziale delle esportazioni (+9%) è trainata dalle vendite verso l’area extra Ue (+12,3%). Valori medi unitari (+3,7%) e volumi (+5,1%) sono entrambi in aumento. Nello stesso mese, il rilevante incremento tendenziale dell’import (+9,3%) è determinato dalla crescita degli acquisti sia dall’area Ue (+11,6%) sia da quella extra Ue (+6,3%). La forte crescita tendenziale per entrambi i flussi è influenzata da una differenza nei giorni lavorativi (21 ad aprile 2015 rispetto a 20 ad aprile 2014). Una dinamica ampiamente positiva è comunque confermata anche dai dati corretti per i giorni di calendario, che mostrano una variazione tendenziale pari a +5,4% per le esportazioni e +7,3% per le importazioni
La diminuzione congiunturale dell’export è la sintesi di una contenuta crescita delle vendite verso i mercati Ue (+0,2%) e di una più marcata diminuzione verso quelli extra Ue (-1,9%). I beni strumentali (-3,9%) sono in forte calo, mentre i prodotti energetici sono in crescita (+9,9%).
L’andamento stazionario dell’import, rispetto al mese precedente, è la sintesi di una crescita degli acquisti dai paesi extra Ue (+1,5%) e di una diminuzione dai paesi Ue (-1,1%). La crescita dei prodotti energetici (+8,8%) è particolarmente rilevante, mentre i beni di consumo non durevoli (-4,0%) sono in diminuzione.
Nel trimestre febbraio-aprile 2015, la positiva dinamica congiunturale dell’export (+2,7%) è principalmente determinata dall’area extra Ue (+4,8%). I beni strumentali (+5,4%) e i beni di consumo durevoli (+3,2%) registrano una rilevante espansione.
Infine, ancora ad aprile, l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali è aumentato dello 0,5% rispetto al mese precedente e diminuito del 3,1% nei confronti di aprile 2014. Al netto del comparto energetico l’indice aumenta dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell’1,2% in termini tendenziali.
I prezzi dei beni importati presentano, rispetto al mese precedente, variazioni positive dello 0,3% per l’area euro e dello 0,6% per l’area non euro. In termini tendenziali si registra una variazione positiva dello 0,1% per l’area euro ed una diminuzione del 5,5% per quella non euro.
Quanto ai contributi settoriali alla dinamica tendenziale dell’indice generale, per l’area euro quello più rilevante deriva dai beni strumentali (+0,6 punti percentuali). Per l’area non euro il contributo più ampio proviene dall’energia (-6,8 punti percentuali).
Il settore di attività economica per il quale si rileva l’aumento tendenziale dei prezzi più marcato è per l’area euro quello della fabbricazione di mezzi di trasporto e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+2,5% per entrambi) e per l’area non euro quello delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+5,2%).