Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all`Inail tra gennaio e marzo sono state 128.671 (-1,7% rispetto allo stesso periodo del 2020), 185 delle quali con esito mortale (+11,4%). In diminuzione le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 13.583 (-3,7%).
Lo ha reso noto l’Inail.
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all`Inail entro lo scorso mese di marzo sono state 128.671, in diminuzione di oltre duemila casi (-1,7%) rispetto alle 130.905 del primo trimestre del 2020. La diminuzione dell`1,7% dell`intero periodo è la sintesi di un calo delle denunce osservato nel primo bimestre (-12%) e di un aumento nel mese di marzo (+35%) nel confronto tra i due anni.
I dati rilevati al 31 marzo di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un decremento solo degli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l`abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un calo pari al 23,4%, da 17.477 a 13.385, al contrario dei casi avvenuti in occasione di lavoro che sono in aumento dell`1,6%, da 113.428 a 115.286.
Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è aumentato del 6,8% nella gestione Industria e servizi (dai 102.657 casi del 2020 ai 109.662 del 2021), mentre è diminuito del 6,2% in Agricoltura (da 6.281 a 5.891) e del 40,3% nel Conto Stato (da 21.967 a 13.118).
Tra i settori economici si distingue ancora il settore Ateco “Sanità e assistenza sociale”, che nel primo trimestre 2021 presenta un aumento del 75% degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro rispetto al pari periodo del 2020.
Dall`analisi territoriale emerge una diminuzione delle denunce nel Nord-Ovest (-5,6%), al Sud (-2,7%), nelle Isole (-2,4%) e al Centro (-0,4%). Il Nord-Est presenta invece un incremento dell`1,9%. Tra le regioni i maggiori decrementi percentuali sono quelli di Valle d`Aosta, Puglia, Provincia autonoma di Trento e Calabria, mentre gli incrementi più consistenti sono stati rilevati in Molise, Friuli Venezia Giulia e Campania.
La flessione che emerge dal confronto dei primi trimestri del 2020 e del 2021 è legata alla sola componente maschile, che registra un -5,0% (da 81.203 a 77.121 denunce), mentre quella femminile presenta un incremento del 3,7% (da 49.702 a 51.550). La diminuzione ha interessato solo i lavoratori italiani (-3,2%), al contrario di quelli comunitari (+6,9%) ed extracomunitari (+5,6%).
Dall`analisi per classi di età emergono cali solo tra under 20 (-51,3%) e over 70 (-11,0%), mentre per le altre fasce di età si riscontrano incrementi generalizzati, in particolare per quelle 30-34 anni (+12,1%) e 55-59 anni (+10,4%).
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all`Istituto entro il mese di marzo sono state 185, 19 in più rispetto alle 166 denunce registrate nel primo trimestre del 2020 (+11,4%), effetto degli incrementi osservati in tutti i mesi del 2021 rispetto a quelli del 2020.
A livello nazionale i dati rilevati al 31 marzo di ciascun anno evidenziano per il primo trimestre di quest`anno un decremento solo dei casi in itinere, passati da 52 a 31, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono stati 40 in più (da 114 a 154). L`aumento ha riguardato tutte e tre le gestioni assicurative dell`Industria e servizi (da 146 a 158 denunce), dell`Agricoltura (da 11 a 16) e del Conto Stato (da 9 a 11).
TN