A marzo l`indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,1% rispetto a febbraio. Nella media del primo trimestre il livello della produzione è cresciuto dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Lo ha reso noto l’Istat spiegando che, al netto degli effetti di calendario, a marzo l`indice generale è diminuito in termini tendenziali dell`1,8%. I giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come a marzo 2024.
L`indice destagionalizzato mensile ha presentato aumenti congiunturali nei comparti dei beni strumentali (+2,2%) e dei beni intermedi (+1,1%); variazioni negative hanno interessato invece, i beni di consumo (-1,3%) e l`energia (-1,9%).
Su base annua si è registrato un aumento esclusivamente per l`energia (+4,5%); in calo, invece, i beni intermedi (-1,7%), i beni strumentali (-2,7%) e i beni di consumo (-2,9%).
I settori di attività economica che hanno mostrato gli incrementi tendenziali maggiori sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+12,2%), la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+5,1%) e le altre industrie manifatturiere (+2%). Le flessioni più ampie si sono verificate nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-17,2%), nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-12%) e nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-8,3%).
“A marzo la produzione industriale – è il commento dell’Istat – aumenta lievemente rispetto a febbraio, al netto dei fattori stagionali. Anche nel complesso del primo trimestre si registra una crescita congiunturale moderata, per la prima volta dal secondo trimestre 2022. Tra i principali raggruppamenti di industrie si rileva una dinamica mensile in aumento per i beni strumentali e intermedi, mentre flettono i beni di consumo e l`energia”. E ancora: “in termini tendenziali, prosegue la contrazione dell`indice corretto per gli effetti di calendario. La riduzione su base annua registrata a marzo interessa quasi tutti i principali raggruppamenti di industrie, ad esclusione dell`energia”.