Motori spenti per l’economia italiana che vede crollare fatturato ed ordinativi per effetto del lockdown. A marzo il fatturato è diminuito del 25,8% e gli ordini del 26,5% su base mensile. Lo ha reso noto l’Istat.
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di marzo 2019), il fatturato totale cala in termini tendenziali del 25,2%, con variazioni negative del 27,6% sul mercato interno e del 20,7% su quello estero.
In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce del 26,6%, con riduzioni su entrambi i mercati (- 29,3% quello interno e – 23,1% quello estero). L’unica variazione tendenziale positiva si registra nell’industria farmaceutica (+ 19,5%), mentre il peggior risultato si rileva nell’industria dei mezzi di trasporto (- 55,4%).
Il calo di fatturato e ordinativi, su base tendenziale, ha raggiunto valori simili a quelli registrati nel momento più acuto della crisi del 2008-2009.
A marzo “le condizioni della domanda e le misure di contenimento dell’epidemia di COVID-19 determinano una forte flessione del fatturato e degli ordinativi dell’industria italiana. Essendo l’Italia il primo paese colpito dall’epidemia in Europa, la contrazione del mercato interno è risultata molto più accentuata rispetto a quello estero”, è il commento dell’Istat.
Nella media del primo trimestre dell’anno l’indice complessivo del fatturato registra un calo del 6,6% rispetto all’ultimo trimestre del 2019. Anche gli ordinativi, in termini congiunturali, registrano una marcata riduzione, sia rispetto allo scorso mese (- 26,5%), sia nella media del primo trimestre rispetto al quarto trimestre del 2019 (- 9,5%).
La dinamica congiunturale del fatturato è molto più negativa per il mercato interno, per il quale si rileva una diminuzione del 27,9%; il mercato estero registra un calo meno accentuato, pari al 21,9%. Analogamente, la variazione congiunturale degli ordinativi riflette una contrazione delle commesse provenienti dal mercato interno (- 29,9%) più marcata rispetto a quella registrata dalle commesse provenienti dall’estero (- 21,4%).
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a marzo si rilevano flessioni degli indici destagionalizzati del fatturato ampie e diffuse a tutti i settori: – 20,1% per i beni intermedi, – 20,8% per i beni di consumo, – 32,0% l’energia e, infine, 36,2% i beni strumentali.
Il fatturato su base annua, con riferimento al comparto manufatturiero, per l’industria farmaceutica registra la crescita tendenziale più rilevante (+ 9,9%), mentre il settore dei mezzi di trasporto mostra il calo maggiore (- 45,7%).
Per gli ordini, l’unica variazione tendenziale positiva si registra nell’industria farmaceutica (+ 19,5%), mentre il peggior risultato si rileva nell’industria dei mezzi di trasporto (- 55,4%).
TN