Secondo i dati resi noti dall’Istat, a settembre migliora il saldo commerciale con l’estero nonostante la flessione di export e import. In particolare, il surplus commerciale del Made in Italy si attesta a 3,7 miliardi di euro rispetto ai 2 miliardi dello stesso mese dello scorso anno. Esportazioni in calo dell’1,6%, ma ancor più marcata la flessione delle importazioni (-4,5%).
La diminuzione congiunturale dell’export è da ascrivere esclusivamente alle vendite verso i mercati Ue (-3,3%); mentre sono in aumento quelle verso l’area extra Ue (+0,5%). I beni strumentali (-2,8%) e i beni intermedi (-1,6%) registrano un marcato calo.
Nel trimestre luglio-settembre 2016, rispetto al trimestre precedente, l’aumento dell’export (+0,6%) è spinto maggiormente dalle vendite verso i paesi Ue (+0,8%). Le importazioni crescono in misura più intensa delle esportazioni (+1,7%).
A settembre 2016 l’incremento tendenziale dell’export (+3,1%) riguarda sia l’area Ue (+3,2%) sia quella extra Ue (+3,0%). Le vendite di autoveicoli (+13,6%) e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+7,1%) sono in forte aumento, mentre le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati (-6,5%) contrastano la crescita tendenziale dell’export.
A le esportazioni verso Cina (+23,3%), Giappone (+18,2%) e Stati Uniti (+11,1%) registrano un marcato incremento tendenziale. Si segnala invece la diminuzione delle vendite verso paesi OPEC (-10,9%) e Belgio (-10,5%).
Nei primi nove mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge 37,3 miliardi (+56,2 miliardi al netto dei prodotti energetici).