Nonostante il considerevole tasso di disoccupazione, di Neet e lo smantellamento di misure assistenzialistiche, gli imprenditori continuano a non trovare personale da impiegare, venendosi così a generare “una situazione assurda e paradossale, che rischia di fare molto male sia alle aziende sia ai disoccupati”. Questa volta a lanciare l’allarme è il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo, che così sintetizza il contesto: “le nostre imprese cercano dipendenti e non li trovano, nonostante offrano condizioni salariali e normative molto interessanti”.
Ruvolo sottolinea che il problema riguarda ormai ogni comparto, dall’agricoltura alla ristorazione, dagli hotel al complesso del comparto turistico e dell’accoglienza, passando per l’edilizia: “Sono numerosi i settori che cercano disperatamente lavoratori, italiani o stranieri. Al punto che in mancanza di personale, molte attività sono costrette a fermarsi o a rallentare”. Per accelerare e gestire meglio il superamento del reddito di cittadinanza, il presidente di Confimprenditori ribadisce la necessità di “coinvolgere sempre di più e sempre meglio le agenzie per il lavoro. Altrimenti, se aspettiamo tutto il percorso di formazione, tra procedure e bandi, rischiamo di non uscire mai dalla logica del sussidio”.
“Lo ripeto ancora – conclude Ruvolo -, molti settori hanno un grande e immediato bisogno di personale. E contemporaneamente ci sono moltissimi italiani che hanno bisogno di lavorare. Occorre fare in modo che queste esigenze si incrocino rapidamente. E il coinvolgimento del settore privato in questo incrocio appare decisivo per il successo e la rapidità dell’operazione”.
e.m.