• Today is: sabato, Giugno 3, 2023

Lavoro, Orlando: sperimentare l’ipotesi del salario minimo

redazione
Gennaio19/ 2022

In Italia c’è stato uno “stallo dell’andamento salariale” per cui bisognerà introdurre una serie di strumenti per riattivarlo, tra i quali anche “ipotesi di salario minimo”. L’ha segnalato oggi il ministro del Lavoro Andrea Orlando intervenendo a Radio Anch’io su Rai Radio 1.

“La dinamica del nostro paese vede una mancata crescita dei salari. (…) Vede uno stallo nell’andamento salariale, che ha portato una cifra consistente di lavoratori in una situazione di povertà nonostante siano impiegati e abbiano tutto il diritto di stare sopra queella soglia”, ha segnalato il ministro. La statistica al 2019 è che l’11,8 % dei lavoratori attivi era sotto la soglia di povertà.

“Noi proponiamo di affrontare il tema della contrattazione, abbiamo di fronte a noi l’esigenza di definire chi esattamente ha la titolarità di rappresentare e puòcontrattare. Perché nel corso di questi anni uno dei fenomeni che è esploso è quello dei cosiddetti contratti pirata, dei cosiddetti contrattini, cioè di piccole realtà organizzative, piccole rappresentanze sindacali che hanno fatto contratti al di sotto di quelli siglati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative”, ha segnalato il ministro, aggiungendo che la proposta punta a anche a introdurre “elementi di trasparenza nella definizione del salario”. Un altro fronte su cui il ministro intende lavorare è “la possibilità di sperimentare ipotesi di salario minimo almeno in alcuni settori”.

Orlando non si nasconde che la questione è discussa e non sempre apprezzata né dal mondo datoriale né da quello sindacale. “Sappiamo che la questione è controversa, ma sarà all’ordine del giorno nell’arco dei prossimi mesi perché ci sarà una direttiva europea che introdurrà questo tema con grande forza”, ha segnalato il ministro. “Il salario minimo – ha proseguito – va combinato con elementi che non destrutturino la contrattazione, perché un lavoratore non ha solo diritto a un salario minimo. I diritti che un lavoratore ha sono più articolati e complessi. Se noi, introducendo il salario minimo, smantellassimo nell’ambito dei settori dove il lavoratore è più protetto, quel meccanismo che l’ha portato a quella posizione, avremmo fatto un errore”.

Tuttavia, Orlando ritiene che l’idea possa essere utile: “In un momento in cui la contrattazione non funziona più come una volta, questo è uno strumento che può aiutare a recuperare ciò che si è perso. Soprattutto nei settori nei quali il sindacato è meno presente, nei quali i salari sono più bassi, dove il lavoro è più frammentato, questo è uno strumento che integra la contrattazione”. Per cui l’ipotesi è quella di “introdurlo in via sperimentale in alcuni settori, per poi strutturarlo e integrarlo con la contrattazione”.

Inoltre, Orlando ritiene che vadano messi in campo “strumenti d’integrazione per chi guadagna troppo poco”, in “in combinata con il salario minimo, se dovesse essere proposto”.

E.G.

redazione