Al via mobilitazione unitaria a sostegno delle proposte del sindacato, a cominciare dalla delega fiscale, ma nessuno sciopero, dunque. Inizierà un confronto con i lavoratori per spingere il Governo ad aprire tavoli veri su fisco, pensioni, sicurezza sul lavoro, contratti pubblici e privati. È quanto hanno deciso i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, al termine dell’incontro di ieri che si è svolto nella sede della Cgil in corso d’Italia a Roma.
“Inizia un percorso di mobilitazione unitaria che coinvolgerà le lavoratrici e i lavoratori perché vogliamo cambiare le decisioni del Governo. Prossima settimana decideremo le modalità organizzative”. Così in un post Facebook il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’incontro.
“C’è la necessità di avviare un percorso parlando con le persone e spiegando le nostre ragioni e le nostre rivendicazioni”, aggiunge il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, che continua: “Ci prendiamo qualche giorno per fare un’opportuna verifica anche nei nostri organismi; la prossima settimana saremo nelle condizioni di fornire ogni utile informazione sulle modalità, articolazione e intensità delle iniziative che pensiamo di mettere in campo”.
Intervistato al programma Agorà, il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri ha dichiarato: “Ieri sera abbiamo deciso di avviare un percorso di mobilitazione necessario secondo noi in questo momento in questo paese, intanto per affrontare le difficoltà e le sofferenze delle persone, i lavoratori e le lavoratrici. La sensazione – ha aggiunto – è che si parli poco di lavoro in questo paese e che si parli soprattutto ancora di meno di quelli che sono i grandi temi e le grandi difficoltà legate alla politica salariale alla quale nessuno sta dando risposte. C’è un tema che riguarda l’inflazione, c’è un tema che riguarda la disoccupazione, c’è un tema che riguarda la sicurezza, la riforma fiscale. Su tutti questi temi non c’è stato un confronto con il governo, non c’è stato un confronto serio. È una questione di metodo perché non c’è confronto serio con il Governo, è una questione di contenuti perché non ci sono risposte su come si permette a lavoratori e lavoratrici di riacquistare potere d’acquisto”.
e.m.