Il tavolo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici si aprirà, così come previsto. Lo ha annunciato oggi la Federmeccanica nel corso della conferenza stampa per la presentazione della trimestrale indagine congiunturale del settore. “Noi ci confrontiamo con tutti, sempre, ha detto Stefano Franchi, il direttore generale di Federmeccanica, per cui che ci siano nuove regole confederali sulla contrattazione o meno noi ci confronteremo con i rappresentanti dei lavoratori, anche se sentiremo la mancanza di quelle regole”. Ed è per questo che Franchi si è detto dispiaciuto del mancato avvio del tavolo interconfederale che queste nuove regole per la contrattazione poteva dare. “E’ bizzarro, ha aggiunto, che quelle regole si facciano dopo i contratti, dato che ci servirebbero oggi, ma noi comunque partiremo”.
Il che non significa che sarà una trattativa facile e piana. Franchi e Alberto Dal Poz, il vicepresidente di Federmeccanica presente alla conferenza stampa, hanno infatti insistito molto sulle difficili condizioni economiche del settore. Siamo, hanno detto, in una situazione postbellica, anche se una guerra non c’è stata. Il disastro del settore, in termini di mancata produzione e di perdita di occupazione, è tale che servono comportamenti tutti diversi dal passato. “I miei colleghi imprenditori, ha detto Del Poz, sono molto preoccupati, perché si avvertono i segnali di ripresa, ma tutto è ancora instabile, queste indicazioni vengono a macchia di leopardo, non danno affidamento”. Di qui la volontà di un rinnovamento che passi anche e soprattutto dal contratto di lavoro, che, appunto, deve essere davvero oggetto non di un rinnovo, ma di un rinnovamento.
In particolare, dalla Federmeccanica è stato sottolineato con forza come deve essere corretto lo squilibrio tra l’andamento dei salari e quello della produttività. Il Clup, il costo del lavoro per unità di prodotto, sale vertiginosamente in questi anni in Italia mentre in altri paesi, grazie a una crescita sostanziosa della produttività, negli anni di crisi il clup è rimasto fermo se non è sceso. Quindi si tratta di intervenire in tal senso, legando sempre di più, questo il messaggio che viene dalla Federmeccanica l’andamento dei salari alle performances aziendali. L’indicazione vincente è quella di distribuire quanto più possibile la ricchezza dove si produce, cioè in azienda.
Positivo ovviamente il commento dei sindacati. Fim, Uilm e Ugl metalmeccanici hanno fatto sapere che in settimana faranno avere alla controparte imprenditoriale il testo delle loro piattaforme rivendicative.