“Con tutto il rispetto, quando ho visto il comunicato questa mattina la mia pressione è salita alle stelle”. Così Sergio Marchionne, amministratore delegato di FCA, ha commentato la decisione della Commissione Ue di giudicare illegali gli accordi fiscali tra il gruppo e il Lussemburgo. Parlando a margine della quotazione Ferrari alla Borsa di New York, Marchionne e’ apparso visibilimente seccato per la condanna: “Sulla base di che cosa la Commissione ci viene dietro? Che arbitraggio fiscale?”, ha chiesto retoricamente Marchionne, “Scommetto che non hanno nemmeno letto i documenti. Tra il 2012 e ora l’Europa perde soldi. Non c’è nulla su cui trasferire profitti. Fateglielo capire. Prendano dei professionisti che facciano il loro lavoro”, ha aggiunto, dando in pratica dei dilettanti ai funzionari della Commissione.
Per il manager italo-canadese, infatti, “è assolutamente assurdo per chiunque nella Commissione Ue che si riferisca a quello che facciamo in Lussemburgo come se fossimo una banca. L’unica ragione delle nostre attività in Lussemburgo è fornire finanziamenti alle attività internazionali di Fca. Non ho depositi, non diamo soldi a persone. Sono solo manovre interne e con il sostegno totale del Lussemburgo, che ci è stato dato con il tax ruling, che potevamo operare in quel contesto e di fatto rispettare tutte le misure riguardanti la lotta contro l’evasione”.