È nata la Carta di Cremona, un documento in 7 punti che fissa i capisaldi futuri dell’intero settore agroalimentare italiano. In particolare, nel documento presentato questa mattina nell’ambito della 71esima edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali a Cremona, vengono affrontati i punti di sicurezza alimentare per i cittadini, tutela del benessere degli animali e dell’ambiente e, allo stesso tempo, difesa e valorizzazione del Made in italy e del nostro modello produttivo, agricolo, zootecnico e agroindustriale.
La Carta di Cremona ha già ottenuto l’avallo delle principali categorie grazie al sostegno espresso da Federconsumatori (con il presidente Rosario Trefiletti in prima linea), Assosuini (l’associazione italiana dei suinicoltori) e da due espressioni confindustriali della filiera come Assica (l’associazione dei produttori di carni e salumi presieduta da Nicola Levoni) e Assalzoo (che raggruppa i protagonisti dell’industria mangimistica sotto la presidenza di Alberto Allodi).
“La Carta di Cremona – commenta il presidente di CremonaFiere, Antonio Piva – unisce l’intera filiera nel comune impegno a rispettare stili di comportamento e di lavoro. Ovviamente questa dichiarazione di principi racchiude in sé importanti opportunità per il Made in Italy in tutte le sue espressioni. Perché grazie alla Carta di Cremona ora l’etica si traduce in azione condivisa.”